Federico Rampini, la Repubblica 28/1/2014, 28 gennaio 2014
Il re dei mercenari americani prende ordini dalla Cina. Lo rivela il Wall Street Journal intervistando proprio lui
Il re dei mercenari americani prende ordini dalla Cina. Lo rivela il Wall Street Journal intervistando proprio lui. Erik Prince è un ex agente segreto (lavorò per la Cia) nonché ex testa di cuoio dei reparti speciali (i Navy Seal, lo stesso corpo da cui venne il commando che uccise Osama Bin Laden). In una vita successiva fondò Blackwater. Quest’ultima è la più grande azienda di «sicurezza privata» mai esistita. Il Pentagono le sub-appaltò, a caro prezzo, intere funzioni durante la guerra in Iraq. E sul fronte di guerra Blackwater ha attirato su di sé un numero crescente di accuse. Da parte dei governi stranieri, indignati per i metodi spesso brutali dei mercenari. Anche da parte del Congresso e della stampa Usa, più spesso preoccupati per la lievitazione dei costi (ogni volta che un exsoldato diventa mercenario, la sua paga si moltiplica...) Stufo dei vincoli di trasparenza e dei controlli anti-corruzione della democrazia americana, Erik Prince confessa di aver lasciato Blackwater per lavorare a tempo pieno al servizio di Pechino. La morale della storia: chi fa troppo affidamento su questi professionisti della guerra, dimentica cos’è un mercenario. È uno che si vende al migliore offerente, stop.