Enrico Franceschini, La Repubblica 27/1/2014, 27 gennaio 2014
“SILVIO USA ANCORA IL CERONE CON LE FOTO VUOLE TRASMETTERE L’IDEA CHE STA INVECCHIANDO”
LONDRA — Sarà anche un ritratto diverso dal solito, la foto di un Silvio Berlusconi con le rughe pubblicata dal Sunday Times, ma il Cavaliere non ha rinunciato del tutto alle sue vecchie abitudini: “Da vicino, vedo tracce di fondo tinta sul suo volto”, scrive John Faillon, l’inviato del giornale inglese nella lunga intervista che accompagna le immagini. “Ha mantenuto l’usanza di mettersi il trucco per farsi fotografare o riprendere in tivù, nonostante venga preso in giro per questo”. Il leader di Forza Italia cerca di trasmettere sicurezza, continua l’autore dell’articolo, “ma appare provato”. Gli chiede come sta: “Bene, ho sempre il sole in tasca, sono un ottimista incorreggibile”, replica Berlusconi, che poi risponde a tutte le domande, talvolta con foga, altre chiudendo gli occhi prima di parlare. Le “cene eleganti” con le ragazze del bungabunga? “Un’idea di Emilio Fede”, ma lui fortunatamente non ha “mai dovuto pagare per il sesso”. Ruby Rubacuori?
“Disse di essere egiziana, imparentata con il presidente Mubarak e di avere 24 anni”. Le altre giovani donne che parteciparono alle sue cene, e che lui aiutò solo per generosità, “sono devastate, non riescono più a trovare un fidanzato, un lavoro, qualcuno che affitti loro una casa” e aggiunge che vengono continuamente fermate per strada con richieste di fare sesso orale per 50 euro da uomini che dicono di non esser ricchi come il Cavaliere. Nega di averne comprato il silenzio al processo. Quanto alla sua condanna e alla possibilità di una grazia, pensa che “qualcosa succederà”, mentre su un suo eventuale ritorno in politica che ha “il dovere di restare sul ring” senza escludere di passare il timone a sua figlia.
Ma sono per la maggior parte cose che l’opinione pubblica italiana gli ha sentito ripetere un sacco di volte. La novità sono le foto. Con una faccia così, Berlusconi, non lo si era mai visto. Per cui vale la pena di chiedere com’è andata a colui che stava dall’altra parte dell’obiettivo: Paul Stuart, fotografo specializzato in ritratti, andato a Villa San Martino insieme al corrispondente del Sunday Times.
Come l’ha accolta Berlusconi?
“Bene, calorosamente. Era molto gentile, disponibile. Abituato a queste cose, direi. Siamo stati insieme, per le foto, una mezz’ora. Lui parla solo un po’ d’inglese, io solo un po’ di italiano, per cui non è stato semplicissimo capirci, ma siamo riusciti a intenderci e a comunicare lo stesso”.
Le ha chiesto di essere ripreso in un certo modo?
“Non proprio, ci siamo messi d’accordo. Io gli chiedevo di mettersi in una determinata posa o in un’altra, lui provava ad accontentarmi, magari mettendoci del suo”.
Le ha domandato se poteva mettersi del make-up, lo ha visto truccarsi prima delle foto?
“Non me l’ha chiesto e io non l’ho visto mettersi fondo tinta o altro, ma non posso neanche escludere che lo abbia fatto prima”.
In Italia queste immagini hanno fatto impressione perché ne viene fuori un Berlusconi differente, più anziano, con le rughe in evidenza. E’ stato lei a cercare di tirare fuori l’uomo da dietro la maschera, il vero Berlusconi invece di quello più artificioso
di altre foto del passato?
“Non sono partito con questo intento. Sono uno specialista di ritratti, faccio solo questi, e lavoro con il materiale che mi viene presentato. Quello che ho fotografato è il Berlusconi che ho visto, che lui voleva trasmettere e far vedere”.
Che ricordo porterà con sé di questo incontro?
“Un padrone di casa squisito. Una villa meravigliosa. Un lavoro ben fatto. Se sia un nuovo Berlusconi, il ‘vero’ Berlusconi, quello che ho fotografato per il Sunday Times, non sta a me dirlo. Lo decidano i lettori e tutti quelli che vedranno questo ritratto”.