Rocco Cotroneo, Sette 24/1/2014, 24 gennaio 2014
LA GUERRA DEI PALESTINESI SULLE MAGLIE DI CALCIO – [CILE]
La più grande comunità palestinese del mondo vive in Cile (si tratta di circa 300.000 persone) e ha una propria squadra di calcio, fondata nel lontano 1920, il Club Deportivo Palestino. Quest’anno, all’avvio del campionato, i dirigenti della squadra hanno rilanciato una vecchia idea: sostituire il numero 1 sulla maglia dei giocatori con una mappa stilizzata della Palestina. La quale, ovviamente, coincide quasi esattamente con i confini dello Stato di Israele. La comunità ebrea cilena ha reagito immediatamente chiedendo la sospensione del club dalla federazione e promettendo un ricorso alla Fifa. È una provocazione, hanno sostenuto gli ebrei, un tentativo di portare in Cile i conflitti del Medio Oriente. I palestinesi hanno ribattuto con la medesima accusa. La vicenda è ancora aperta. La Federcalcio cilena ha prima fatto sapere che soltanto un altro club avrebbe potuto sollevare la questione. Poi ha iniziato a esaminare il caso quando il Nublense, una piccola squadra del Sud del Cile, ha deciso di farlo. Il suo presidente, Patrick Kiblisky, è ebreo.