Giuseppe Lo Bianco; Sandra Rizza, Il Fatto Quotidiano 23/1/2014, 23 gennaio 2014
FALCONE GUIDAVA, SE NO SAREBBE VIVO
La firma sull’omicidio di Salvo Lima sono due dita, l’indice e il medio, tirate fuori dalla tasca destra del cappotto e fatte roteare in aria nel segno, tutto siciliano, della morte: “Questo Lima disse che lui non poteva più andare a Roma a parlare con Andreotti. Ma come? E allora... non ne parliamo più”. Per Capaci e via D’Amelio è ancora più esplicito: “Minchia con quello ce ne sono voluti 300 chili, con quello 500 chili. Non abbiamo risparmiato niente, devo dire la verità”. Si era definito il “parafulmine’’ d’Italia, ma dalle trascrizioni delle sue conversazioni con Alberto Lorusso, nell’ora d’aria nel carcere di Opera, Riina sembra rivendicare la regia del terrore, rivelando le radici del suo odio nei confronti dei magistrati: “A questo punto... quando ho capito... ma non posso fare una casa a Palermo, una polveriera e un bombardamento. Così ho cominciato, così... mi sono messo a dargli sotto, sotto... volavano, salivano, scendevano. Avete capito perché sono diventato così...”. Il 41 bis cui i due detenuti sono sottoposti non impedisce a Lorusso di essere informato (ed informare Riina) sulle notizie pubblicate sui periodici, formalmente vietati in cella. Dalla love story tra Barbara Berlusconi e Pato (“Min... Barbarella – dice il corleonese – Barbaretta, ’sta Barbarella è potentosa come suo padre... lui era un potente giocatore e non ha potuto giocare più, dice che vuole venire di nuovo”), a Nicole Mi-netti (“L’ha fatta assessore a 12 mila euro al mese perché sapeva parlare la lingua inglese”), a una possibile crisi del governo Letta decisa da Berlusconi: “No, no. Cornuti sono chi sale al governo. Lo sai com’è”. Riina non crede alla candidatura del capo di Forza Italia in Lettonia: “Va là a cafuddare”. Gli inquirenti hanno tradotto il termine “nel senso di fare sesso”.
Giovanni Falcone
“Sono feriti lui e la moglie. Minchia feriti! Poi nel mentre il telegiornale: è morto Falcone. Ti metti là minuto per minuto, no? Ci siamo! Ci siamo! Ci siamo. Minchia ho detto, ma guarda che bordello. La moglie è viva, è viva. Dopo dieci minuti dice: l’hanno ammazzata pure. Mia moglie dice: ma cosa è successo, ma che disgrazie, mischineddu (poverino, ndr), c’era una macchina, un aereo, lo hanno bombardato. Meno male che si è messo là al posto dell’autista, se no si salvava, disgraziato”.
L’agenda rossa, via D’Amelio
“Si fottono l’agenda, si fottono l’agenda” dice ridendo a Lorusso, mentre parla della strage a via D’Amelio. Sarebbe l’agenda rossa, poi scomparsa, del giudice Borsellino.
Giulio Andreotti
“Hanno tentato di sperimentare con Andreotti, cose, e hanno fallito... Sono andati molto più alti. Berlusconi non è niente confronto ad Andreotti, persona seria a livello mondiale”.
Silvio Berlusconi
“Mubarak, Mubarak, che disgraziato . Veda che è un figlio di puttana che non ce ne è’’.
Carlo Alberto dalla Chiesa
“Quando l’ho sentito alla televisione: il generale Dalla Chiesa promosso nuovo prefetto di Palermo, ho detto: ‘Prepariamoci, mettiamoci tutti i ferramenti a posto… tutte le cose pronte’. (Qui accenna ad una talpa, ndr). Dice: sta uscendo, deve uscire, deve andare a mangiare, e va bene… tatatata… ed è finito. Quindi, quando si cercano… uno di questi… gli si deve stare vicino, devi… devi cercarlo e devi andare pure dentro le caserme, devi essere un cane cacciatore e lo devi cacciare’’.
Salvo Lima
“(Lima) gli ha detto a quella persona che gli parlo che se andava a Roma, Andreotti l’avrebbe assicutato (cacciato, ndr). Come? Dice, prima quando gli portava 340 mila voti Lima ad Andreotti, a chi li portava questi voti? Ad Andreotti. E adesso dice che non ci deve andare più. E allora non ne parliamo piu”.
I boss Madonia
“Dice che questi tre fratelli (i Madonia, ndr) erano tutti spioni. Non è che erano spioni, erano in contatto con uno dei servizi segreti”.
Giovanni Brusca e il papello
“Questo è un pallista. Io a lui ho detto: ‘Interessati per tuo padre perché io in Cassazione non posso fare niente’. Non che gli ho dato il papello. Ma questo papello non c’è. Sono andati a fare le indagini sui miei figli, le mie sorelle, mia moglie”.
Claudio Martelli
“Minchia si è preso i voti nostri e dietro ce l’ha messa. Allora organizzo di ammuccare (gli inquirenti traducono con uccidere, ndr) a Martiddu (Martelli)”.
Massimo Ciancimino
È un “disonorato” e “folle di catene” (pazzo da legare, ndr). Riina dice poi che il figlio dell’ex sindaco collaborerebbe per riavere i soldi confiscati.