Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  gennaio 23 Giovedì calendario

La nuova legge elettorale arriva alla Camera • Serracchiani chiede le dimissioni del ministro Zanonanto • I forni a microonde della Whirlpool si faranno a Varese • Va a rura il casco di Hollande • Scontri e morti in Ucraina • Corruzione ai massimi livelli in Cina • Il successo di WhatsApp Italicum Depositato alla commissione Affari costituzionali della Camera il testo dell’Italicum, la nuova legge elettorale

La nuova legge elettorale arriva alla Camera • Serracchiani chiede le dimissioni del ministro Zanonanto • I forni a microonde della Whirlpool si faranno a Varese • Va a rura il casco di Hollande • Scontri e morti in Ucraina • Corruzione ai massimi livelli in Cina • Il successo di WhatsApp Italicum Depositato alla commissione Affari costituzionali della Camera il testo dell’Italicum, la nuova legge elettorale. È sottoscritto da Pd, Forza Italia e Nuovo centrodestra, ma non da Scelta civica che si accinge a presentare alcune modifiche. Il premio di maggioranza è fissato al massimo al 18% e scatta se una lista o una coalizione raggiunge il 35%, ma l’alleanza vincente non potrà superare, con il premio, il 55% dei seggi. Se nessuno raggiunge tale soglia andranno al ballottaggio le prime due liste. Chi vince si aggiudica 340 seggi alla Camera. Nel secondo turno non sono ammessi ulteriori apparentamenti. È previsto anche l’obbligo del 50% di candidate donne, ma non sono consentite le candidature multiple. Le liste saranno bloccate, con un minimo di tre e un massimo di sei concorrenti. E lo stesso sistema vale per il Senato che, a differenza del vecchio Porcellum, fissa il premio di maggioranza a livello nazionale e non più regionale. L’Italicum, inoltre, prevede uno sbarramento per quei partiti che, coalizzati, non superano la soglia del 5% su base nazionale. Electrolux La governatrice del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha chiesto le dimissioni del ministro Zanonato: «Nella gestione della crisi Electrolux il ministro Zanonato ha dimostrato di non avere l’equilibrio necessario per ricoprire il suo delicato incarico: dovrebbe dimettersi». L’oggetto del contendere è la situazione della Electrolux, colosso svedese degli elettrodomestici con quattro stabilimenti in Italia, dei quali uno in Veneto e uno in Friuli. Da tempo sono avviati i contatti con il ministero dello Sviluppo per evitare chiusure e perdita di posti di lavoro. Martedì, rispondendo al governatore del Veneto Luca Zaia, il ministro Zanonato, veneto pure lui, ricordando di aver incontrato la dirigenza italiana del gruppo, ha precisato che «i problemi e le difficoltà riguardano solo lo stabilimento di Porcia in Friuli e non quello di Conegliano in Veneto». Il che ha fatto inviperire la Serracchiani. Whirlpool La Whirlpool trasferirà la produzione di forni a microonde dalla Svezia in Italia. Questo l’annuncio del gruppo svedese che chiuderà la fabbrica di Norrkoeping (334 addetti). Il piano prevede la concentrazione della produzione di microonde in un unico hub europeo dell’incasso in provincia di Varese, a Cassinetta di Biandronno. L’anno scorso a Cassinetta (duemila addetti) sono stati prodotti 1,7 milioni di pezzi tra forni, frigoriferi e piani cottura. Con il trasferimento della produzione da Norrkoeping e con i pezzi che arrivano dalla chiusura della fabbrica di Spini di Gradolo (Trento) si arriverà a circa 2,4 milioni di pezzi entro fine 2014. A Varese previsti investimenti per 245 milioni di euro. Casco Da quando è stato mostrato il casco modello “Dexter” della Motoblouz che Hollande indossava entrando nella casa dell’amante, le sue vendite hanno registrato un picco improvviso e le scorte sono finite nel giro di poche ore. Dice il fondatore dell’azienda: «Di solito per vendere 1.000 pezzi ci vogliono 10 o 15 giorni, adesso vanno via in 24 ore». La fabbrica del casco presidenziale è una piccola impresa di 45 dipendenti a Carvin, una cittadina di neanche 20mila abitanti nel Nord della Francia. La Motoblouz ha pubblicato su “Libération” un omaggio pubblico al presidente: «Grazie di avere scelto il nostro casco per la sua sicurezza. Salutiamo la scelta di una marca francese per i suoi spostamenti su due ruote». Comunque il motorino era dell’italiana Piaggio e proprio per questo il titolare di una concessionaria Peugeot aveva scritto nei giorni scorsi una lettera semiseria al governo per lamentarsi del mancato patriottismo di Hollande (Montefiori, CdS). Kiev In Ucraina, a Kiev, si sono riaccesi gli scontri tra forze dell’ordine e oppositori del presidente Yanukovich, colpevole di non aver firmato un patto di adesione alla Ue per rientrare nell’orbita commerciale, finanziaria e militare russa (Mosca ha concesso 30 miliardi di finanziamenti e un dimezzamento del costo del gas). Ieri negli scontri ci sono stati due morti, anche se i manifestanti parlano di 5 vittime e almeno 300 feriti. Cina Un’inchiesta del consorzio internazionale dei giornalisti investigativi (Icjs), con sede a Washington, rivela che almeno sei tra i massimi esponenti del partito comunista cinese, sedici tra magnati dell’industria e manager dei colossi di Stato, oltre che 22mila nuovi ricchi cinesi, tra il 2000 e oggi hanno nascosto tra mille e 4mila miliardi di dollari in paradisi fiscali delle Isole Vergini britanniche e di altri centri finanziari inseriti nella lista nera internazionale, tra cui Samoa e Isole Cook. Tra i coinvolti nella maxi-esportazione di capitali occulti ed esentasse, il marito della sorella maggiore del presidente Xi Jinping, il figlio, la figlia e il genero dell’ex premier Wen Jiabao, il cugino dell’ex presidente Hu Jintao, il cognato del successore di Mao, Deng Xiaoping, e la figlia del leader rivoluzionario Li Peng. Nella lista dei grandi evasori cinesi, anche decine di membri dell’Assemblea del Popolo, oltre che gli uomini d’affari e i manager pubblici più famosi del Paese. Tra essi, Yang Huiyan, la donna più ricca della Cina, e i fondatori del colosso del web Tencent, Pony Ma e Zhang Zhidong (Rep). Messaggi Ogni giorno in tutto il mondo vengono spediti 50 miliardi di messaggi WhatsApp (applicazione per telefonini). La crescita: creata nel 2009, ha raggiunto 200 milioni di utenti ad aprile del 2013, che in meno di un anno sono diventati 430 milioni. I messaggi invece erano un miliardo al giorno a ottobre di tre anni fa, per toccare quota 10 miliardi nel 2012 e 27 nel 2013 (Rep).