Andrea Schianchi, La Gazzetta dello Sport 22/1/2014, 22 gennaio 2014
BAGGIO, SIGNORI, STANKOVIC: QUANDO LA PIAZZA VOTA CONTRO
Non sono storie di ordinaria contestazione, ma qualcosa (molto) di più. Il popolo protesta, le piazze s’infiammano, volano le molotov e i poliziotti si schierano in assetto di guerriglia. Scene che non vorremmo mai vedere, eppure le abbiamo viste (purtroppo). Un calciatore ceduto da una società all’altra e i tifosi che si mettono in mezzo, alzano le barricate, si oppongono, urlano, minacciano: questo è il film. A volte l’affare salta, a volte no.
La primavera del 1990, a Firenze, sarà ricordata come la stagione della cessione di Roberto Baggio alla Juve. Alto tradimento: i tifosi viola vanno alla guerra, scendono in Piazza Savonarola, proprio davanti alla sede della Fiorentina. Il presidente Pontello è il bersaglio. Non ci stanno, i fiorentini: la Juventus è l’avversaria di sempre, tra l’altro li ha appena battuti nella finale di Coppa Uefa, non si può cedere il simbolo proprio al nemico più... nemico. La polizia fatica a mantenere l’ordine. Anzi: diciamo che si limita a controllare il disordine e a far sì che non aumenti. Non ci sono soltanto quelli della curva a protestare, ma pure uomini in giacca e cravatta e donne di mezza età. L’affare, alla fine, si fa. E il popolo, infuriato, si trasferisce dal centro di Firenze a Coverciano, dove la Nazionale di Azeglio Vicini sta preparando il Mondiale. E lì c’è pure Baggio che si becca sputi e insulti. La ferita resta aperta, passano gli anni, ma non si rimargina.
Nel 1995 tocca a Beppe Signori salire (suo malgrado) sul palcoscenico. La Lazio di Sergio Cragnotti cede l’attaccante al Parma di Calisto Tanzi con la regia superinteressata del banchiere Cesare Geronzi. L’affare, sapremo dopo, rientrava in oscure trame finanziarie. I tifosi della Lazio si organizzano: sono 4000 quelli che si schierano davanti alla sede della società e obbligano Cragnotti a rimangiarsi la parola data al suo amico Tanzi (che nel frattempo ha già annunciato l’acquisto di Signori). Il più deluso di tutti per lo scambio mancato è il banchiere Geronzi: mah...
Nel 2008 la rabbia corre via web e stoppa il trasferimento di Stankovic dall’Inter alla Juve. «Noi vinciamo senza interisti» è il commento più soft dei tifosi bianconeri, che si ritengono offesi dopo Calciopoli e vedono nell’Inter di Moratti la «mandante» della Grande Inchiesta.