Fulmini 23/1/2014, 23 gennaio 2014
VITA «L’anno scorso di questi tempi un giorno sì e l’altro pure bussavo alla porta di Sabatini per poter andar via… Non ero felice e la Roma non era felice delle mie prestazioni
VITA «L’anno scorso di questi tempi un giorno sì e l’altro pure bussavo alla porta di Sabatini per poter andar via… Non ero felice e la Roma non era felice delle mie prestazioni. Ma ora è ritornata la vita, ed è bellissimo» (Daniele De Rossi). NOTTE «Conosco Clarence da tanto tempo, logico che il rapporto adesso sia diverso. Lui è un perfezionista, attento ai particolari perché sa che fanno la differenza. Passa tutto il tempo a cercare di migliorare il migliorabile, forse anche la notte…» (Mauro Tassotti parlando di Seedorf). CORRERE «Cinque volte a settimana corro a piedi o vado in bicicletta. Recentemente ho corso la maratona di Pisa in 2 h 45’ 25’’. Insomma, mi piace sempre correre. Ora spero di saper far correre bene anche gli altri, ben sapendo che spesso sono i corridori a toglierti da situazioni imbarazzanti» (il ct della nazionale azzurra di ciclismo Davide Cassani). TEMPO «Ho capito che il tempo fugge l’anno scorso, vedendo piloti come Marquez o Espargarò. Ma non ho ancora 31-32 anni, posso indirizzare la mia carriera dal verso giusto. Dipende da me» (Andrea Dovizioso). SFIGA «Fin quando starò bene e ogni mattina scalpiterò per salire in sella, la mia vita sarà fatta di cavalli e corse. Ho pagato il mio debito, spero anche con la sfiga senza dimenticare che le cadute sono in qualche modo parte della mia professione» (Lanfranco Dettori, tornato in pista tre mesi dopo la frattura a un piede). FUTURO «Il futuro? Vorrei giocare per molti anni ancora. So che non allenerò. Se resterò nel basket mi vedo più come general manager» (Tony Parker). PANTOFOLE «Quando leggo che qualcuno vorrebbe chiudere la carriera in un determinato posto, me l’immagino in pantofole e demotivato. Se mai dovessi tornare alla Samp, sarebbe per vincere. E il lavoro che la famiglia Garrone ha svolto in questi difficili anni è stato importante per mantenere un livello» (Roberto Mancini) 130 «Io, italiano, in sella alla Ducati, è un sogno che si avvera… I mille sacrifici sono valsi la pena. Se prima davo il 110%, ora dovrò dare anche il 130. È la mia grande occasione» (Davide Giugliano). MEGLIO «Hai sempre provato. Hai sempre fallito. Non importa. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio» (la frase di Samuel Beckett tatuata sul braccio sinistro di Stanislas Wawrinka).