Emiliano Liuzzi, Il Fatto Quotidiano 21/1/2014, 21 gennaio 2014
A DIETA CON TOTI: 7 CHILI IN 3 GIORNI
Sette chili in sette giorni. Se poi mettiamo in conto che saranno in due ai lavori forzati della dieta i chili da lasciare nella Maison du relax, via di mezzo tra hotel di lusso e clinica, diventano quattordici. I celebri ospiti, già sul registro delle prenotazioni, sono Silvio Berlusconi e il suo ultimo pupillo, Giovanni Toti, l’uomo al quale vuole lasciare in mano il timone di Forza Italia nonostante le resistenze della sua corte, dalla c di Carfagna alla v di Verdini. Erano attesi sul lago di Garda già da ieri. Tenere segreti gli spostamenti del fu presidente è più o meno impossibile, e fotografi e giornalisti, quelli che la sanno lunga in materia di gossip, già da un paio di giorni sono appostati ai cancelli della clinical beauty più conosciuta. Non male la foto di Berlusconi e Toti in accappatoio e sulla bilancia. Magari con Dudù a fare da guardia alla sauna.
POI CI SI SONO messi in mezzo falchi e pitonesse a rovinare i piani. Archiviato l’incontro con Renzi, restano le cariche e il pressing sul capo e non è di poco conto. Toti sì, ma con moderazione. Al massimo nel ruolo di portavoce. Così ieri, con i bagagli pronti a essere trasferiti da Arcore alla spa, il presidente è rimasto bloccato . Con lui al tavolo Fedele Confalonieri. “Prima di partire voglio risolvere la questione degli incarichi”, dice Berlusconi. Nonostante Francesca Pascale fosse già sulla porta pronta a imbarcarsi per staccare tre giorni. Niente. Partenza posticipata. Oggi. Forse la prossima settimana.
Berlusconi non ne ha fatto mistero di voler perdere qualche chilo. “Ho perso la forma in questi mesi”, dice agli ospiti che lo vanno a trovare. “Non posso presentarmi in televisione così”.
E in televisione ha in programma di andare, prima delle elezioni europee. Così come vuole andare in Sardegna a tirare la volata al governatore uscente Ugo Cappellacci, fedelissimo del presidente, in una terra dove gli alfaniani neanche esistono. Felicissimo, per altre ragioni, il medico personale di Berlusconi, Alberto Zangrillo, che aveva organizzato il viaggio e si era promesso di accompagnarlo. Meno felice Toti, direttore di Tg4 e Studio Aperto, toscano di buona forchetta, già avvisato da Berlusconi prima dell’investitura: “Devi perdere qualche chilo, sarai il volto del partito”. Il direttore ha accettato. Anche perché se è vero che è un professionista stimato nella galassia Mediaset, è anche vero che è abbastanza accomodante, tendenza a unire più che a dividere. Ora Toti si trova in mezzo a due porte: quella della clinica per dimagrire, certo, ma non sa ancora se il suo destino sarà quello di prendere in mano il partito o continuare a lavorare da direttore. Berlusconi ascolta tutti, lo ha sempre fatto. Perdere altri pezzi per strada, in un momento come questo, sarebbe letale.
DUNQUE, ARCHIVIATA la vacanza-dieta? Solo rinviata. Toti, un ruolo o un altro, lo avrà. Sicuramente sarà candidato alle europee. Poi se inizi da portavoce o coordinatore unico si vedrà. E sicuramente, sia lui sia Berlusconi devono mettersi in forma per comizi e tivù. “Guardate Renzi, quello va a fare anche le maratone”, ripete Berlusconi come se il sindaco di Firenze fosse la sua ossessione. Il suo sogno sarebbe stato quello di trascinare tutti i suoi collaboratori , tanto che aveva preso un intero piano della spa. Perché la forma è un pallino di famiglia. Pier Silvio, soprattutto, lavoro e palestra, idem Marina, mai un capello fuori posto. Perché così sono cresciuti: voi siete dei Berlusconi, personaggi pubblici.