Vittorio Sabadin, La Stampa 21/1/2014, 21 gennaio 2014
LA SOPRAVVISSUTA DEL TITANIC CHE NON MISE MAI PIEDE SULLA NAVE
Più di 100 anni dopo l’affondamento, l’ultimo mistero del Titanic è stato risolto. Una donna che aveva sostenuto di essere sopravvissuta al naufragio, raccontando ai giornali e alla radio la sua strabiliante storia, si era inventata tutto. Non era Loraine Allison, una bambina realmente vittima della tragedia, ma una simulatrice come Anne Anderson, che incantò per decenni il mondo sostenendo di essere Anastasia, la figlia dell’ultimo zar.
Helen Loraine Kramer, una donna cresciuta in Gran Bretagna e poi emigrata negli Stati Uniti, ha sostenuto per anni di essere la piccola Allison, e di averne le prove. Nel 1912 Loraine stava tornando con la sua famiglia in Canada a bordo del Titanic, quando la più grande e lussuosa nave del mondo urtò, la notte del 15 aprile, un iceberg al largo di Terranova e affondò causando la morte di 1500 persone. Hudson Allison era un facoltoso industriale e viaggiava in prima classe con la moglie Bess, la figlia di 3 anni, il figlio Trevor di 2 e un nugolo di cameriere e servitori.
Quando fu chiaro che il Titanic sarebbe affondato, sulla nave si svolse uno dei più grandi drammi umani della storia. C’erano scialuppe di salvataggio solo per 1.178 persone, mentre a bordo ne erano state imbarcate 2.224: molti uomini avrebbero dovuto decidere se morire da eroi o cercare di salvarsi a scapito di donne e bambini, come fecero davvero in pochi, in un’epoca ancora cavalleresca. Ma la famiglia Allison, con il privilegio del costoso biglietto di prima classe, poteva considerarsi abbastanza al sicuro.
Hudson, Bess e Loraine stavano per imbarcarsi quando, nella confusione del momento, si accorsero che il piccolo Trevor era sparito. Tornarono indietro per cercarlo, prima sul ponte, poi nei corridoi e nelle cabine, mentre il Titanic cominciava ad affondare di prua, nel suo ultimo viaggio verso il fondo dell’Oceano. Paradossalmente, Trevor fu l’unico della famiglia a sopravvivere: una cameriera, Alice Cleaver, lo aveva infatti caricato su una scialuppa all’insaputa dei genitori. I corpi di Bess e della figlia Loraine non furono però mai trovati, cosa che lasciò la porta aperta a un’altra sensazionale storia.
Helen Kramer aveva trent’anni quando nel 1940 raccontò per la prima volta pubblicamente alla radio una versione diversa delle ultime ore della famiglia Allison. Mentre cercava Trevor, e accorgendosi che la nave stava per affondare, Hudson chiese aiuto a un uomo conosciuto a bordo che si trovava già in una scialuppa, e gli affidò Loraine. L’uomo si chiamava James Hyde e fu recuperato con la bambina la mattina dopo dalla nave Carpathia. Invece di cercare altri parenti della piccola, Hyde la portò con sé in Inghilterra e la allevò come se fosse sua figlia.
Quando fu grande, Helen decise di trasferirsi negli Stati Uniti, ancora ignara - raccontò alla radio e ai giornali - delle sue vere origini. Un giorno scrisse a quello che credeva suo padre perché aveva bisogno di un atto di nascita per ottenere la cittadinanza americana, e la risposta che ricevette le cambiò la vita: James Hyde le confessò tutto. «Tu non sei mia figlia – scrisse -. Ero a bordo di una scialuppa del Titanic quando vidi tuo padre con te in braccio. Mi offrii di lasciargli il posto, ma venni ricacciato indietro dai passeggeri che cercavano di salire. Tuo padre allora ti calò sull’imbarcazione, affidandomi la tua vita. Ti chiami Helen Loraine Allison e sei nata il 5 giugno del 1909».
Helen aveva già sposato un certo Kramer a Charlottesville, in Virginia, quando cercò di contattare i discendenti degli Allison. Nessuno le dette ascolto. La sua storia sembrava strana e incredibile, resa ancora più confusa da vaghi ricordi a bordo del Carpathia: diceva ad esempio di avere la convinzione di essere stata salvata da Thomas Andrews, il progettista del Titanic sicuramente morto nel naufragio. Gli Allison non avevano poi nessuna voglia di acquisire un nuovo parente, che avrebbe prima o poi preteso la sua fetta di eredità. Nemmeno una foto, che rivela una somiglianza incredibile tra Helen adulta e Hudson Allison, servì ad attenuare la diffidenza della famiglia.
La presunta Loraine morì nel 1992, lasciando un mistero irrisolto e una combattiva nipote, Debrina Woods, decisa a continuare la sua battaglia con un sito web e una cassa piena di vecchie lettere. Ma non c’è storia umana avvenuta a bordo del Titanic che possa sfuggire ai «titanicologi», un esercito di dediti appassionati sparsi per il mondo che conoscono ormai ogni vicenda, ogni passeggero e ogni bullone di quella nave. Uno di questi, Tracy Oost, della Laurentian University canadese, ha dato vita al Loraine Allison Identification Project. Solo pochi mesi fa è stato possibile mettere a confronto il DNA mitocondriale di parenti di Helen Kramer e degli Allison e ora è stato reso noto il risultato: Helen ha sempre mentito, la vera Loraine è morta il 15 aprile del 1912, annegata in braccio ai genitori. Un’altra bella favola distrutta dalla verità.