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 2014  gennaio 19 Domenica calendario

SEAN, IL FOGLIO DI RICKY. CARRIERA ROSSONERA PER UN ALTRO SOGLIANO

Stasera a San Siro ci sarà un ospite speciale per il Milan: Sean Sogliano, d.s. del Verona e candidato unico per il mercato rossonero che verrà. L’ha scelto Adriano Galliani, ma piace anche a Barbara Berlusconi: le larghe intese poggiano molto sul suo ingresso nel team manageriale di via Aldo Rossi nella prossima stagione. La questione con il proprietario del club gialloblù verrà affrontata a tempo debito, nel rispetto delle norme e del bon ton.

I colpi Sogliano in queste ore ha chiuso la cessione di Jorginho al Napoli, uno dei gioielli della rivelazione veneta. Ma, nonostante abbia solo 42 anni, il talent scout varesino ha già all’attivo una carriera significativa. Da calciatore era un terzino d’attacco con esperienze in A a Perugia, Napoli e Ancona. Chiude a 34 anni e senza dubbi intraprende subito la carriera di direttore sportivo. Per cominciare sceglie proprio il Varese, sprofondato in Eccellenza dopo un fallimento. E’ una realtà vergine, lui avvia un lavoro profondo tra settore giovanile e prima squadra. La scalata è portentosa, sino alla serie B e ai play-off per la Serie A, persa in semifinale contro il Padova per una doppietta di El Shaarawy. E’ l’estate del 2011 e quei successi lo pongono al centro delle attenzioni. Adriano Galliani gli offre di guidare lo scouting del club rossonero. Sarebbe un sogno per lui, ma preferisce farsi ancora le ossa in prima linea. Anche Preziosi lo corteggia invano per portarlo al Genoa, alla fine la spunta Zamparini che gli dà carta bianca a Palermo. Ma non è un’esperienza felice. Le troppe invasioni di campo del presidente lo inducono alle dimissioni nonostante in sella ci sia Devis Mangia, il tecnico emergente che proprio lui ha scoperto a Varese nel raccogliere l’eredità di Sannino.Così nel 2012 ricomincia daccapo a Verona. Il neo-presidente Setti ha l’obbligo di tornare in A e Sean centra subito l’obiettivo. Ma soprattutto vara un progetto ambizioso e l’estate scorsa, con investimenti mirati, azzecca il recupero di Toni e soprattutto mette a segno il colpo Iturbe, argentino dal talento indiscusso. In effetti Sogliano è un giramondo con il pallino del calcio sudamericano.

Passione di famiglia Evidentemente è una passione di famiglia, visto che suo padre Riccardo, 71 anni, del mestiere conosce tanti segreti. Ex centrocampista del Milan, rossonero nel cuore, un sentimento che ha certamente trasmesso all’erede, cresciuto col mito di Rivera e tifando Franco Baresi. Tuttavia Sogliano senior ha un rapporto sui generis con il suo secondogenito. Sin dalla nascita. Quando si trattò di scegliere il nome all’anagrafe indicò Sean e Luca perché era un fan di Audrey Hepburn e l’attrice, i suoi due figli, li aveva chiamati proprio così. Poi, però, in privato continua a chiamarlo Luca. Peccato che il futuro d.s. del Milan preferisca il primo e,ora, all’anagrafe quel secondo nome l’abbia tolto: lui è Sean, soltanto Sean. Stranezze a parte, i due vedono il calcio alla stessa maniera e, come spesso accade per i figli d’arte, il dialogo tra loro non ha bisogno di fronzoli. Chiuso il mercato il manager del Verona non staccherà certo la spina con il suo ambiente, a cui si sente molto legato. Nella sua testa non ci sono sovrapposizioni di ruoli, ma è chiaro che prima o poi San Siro diventerà la sua casa. Predestinato.