Stefano Bartezzaghi, la Repubblica 19/1/2014, 19 gennaio 2014
SE IL SEGRETO DELLA STORIA È NEL COLORE
I colori hanno una storia. Lo sanno i lettori dello storico Michel Pastoureau che con Verde. Storia di un colore (Ponte alle Grazie) è giunto a metà di una ricognizione incominciata con il blu e il nero e prevista proseguire con rosso e giallo. Oggi il verde è il colore degli ambientalisti, tanto è vero che nel panorama politico italiano sono comparse entità di pigmentazione confusa («Verdi Arcobaleno») o sin troppo certa («Verdi verdi»). Ma nella storia il verde è stato anche un colore legato all’infanzia (l’età verde), al denaro (il dollaro e «essere al verde»), alla religione: assente dalla Bibbia, il verde è il colore di Maometto e quindi il colore sacro dell’Islam e del Corano. Dalla chimica alla teologia, il racconto cronologico di Pastoureau è avvincente e mostra come sono società e cultura, nonché lingua, che danno a un colore i suoi significati più o meno simbolici. O, meglio, che stabiliscono quale sia il colore di un colore.