Franca Giansoldati, il Messaggero 19/1/2014, 19 gennaio 2014
PER LA CHIESA ORA È OBBLIGATA A TORNARE LAICA
I PROVVEDIMENTI
CITTA DEL VATICANO Senza scomodare la Monaca di Monza in Italia ci sono pochi precedenti, forse qualche caso lontano nel tempo, ormai dimenticato, anche se la Chiesa davanti a situazioni come quella della suora che ha partorito un bel maschietto di 3 chili e mezzo all’ospedale di Rieti, ha regole ben precise da applicare e far valere ogni volta che si verificano eventi inaspettati di questo genere.
Per certi versi una prassi consolidata nel tempo, e usata anche in passato con solerzia per delimitare lo scandalo e non sollevare eccessivo clamore. Così la suora salvadoregna che ha dato alla luce il piccolo ha il percorso segnato che prevede la sua uscita dall’ordine religioso delle Piccole discepole di Gesù, per fare ritorno allo stato laicale. Un provvedimento severo che trova giustificazione nel fatto che con il suo comportamento è venuta meno all’obbligo della castità, uno dei voti vincolanti per tutti i consacrati. Se, al contrario, avesse scelto l’aborto la Chiesa le avrebbe comminato la punizione più dura, la scomunica.
IL DIRITTO CANONICO
In ogni caso la maternità per una suora, sposa casta di Gesù, rappresenta una grave violazione secondo quanto stabilito dal codice di Diritto Canonico e la sanzione è l’uscita dal mondo religioso. Un passaggio che non si esaurirà dall’oggi al domani. La suora-mamma prima dovrà spiegare alla madre superiora e alla generale dell’ordine le circostanze che la hanno portata in quello stato, spiegare perché per nove mesi ha tenuto nascosta alla comunità nella quale ha vissuto questa verità. Dovrà spiegare, inoltre, chi è il padre del piccolo, un particolare non indifferente per capire se intende riconoscere il bambino e assumersi le responsabilità genitoriali. In ogni caso l’ordine religioso si farà carico della nuova condizione della suora, e la aiuterà a trovare una adeguata sistemazione per la crescita del bambino. Sul tavolo della madre superiora ci sono diverse ipotesi di quello che potrebbe essere accaduto. Un incidente frutto di un comportamento avventato e leggero o una relazione stabile? La religiosa viene descritta come una suora piena di spirito, senza problemi di personalità. Il giallo nella piccola comunità di suore resta. In linea teorica non si può escludere nemmeno che sia rimasta vittima di una violenza, magari consumata tra le mura di una struttura religiosa forse tenuta in silenzio per paura o per ricatto. Anche se pare difficile, tutto è possibile. Chissà.
In passato qualche caso drammatico si è verificato in alcune diocesi africane dove un paio di vescovi si sono trovati a gestire situazioni scabrose, rese ancora più complicate dal fatto che a commettere la violenza erano stati sacerdoti. In Vaticano ancora se lo ricordano quello scandalo, subito messo a tacere. Alla congregazione dei Religiosi, verso la metà degli anni Novanta, venne recapitato un dossier stilato da un gruppo di suore americane che squarciava il velo su una realtà terribile, avente come oggetto le violenze di sacerdoti su suore costrette poi ad abortire se rimanevano in stato interessante.
Franca Giansoldati