Franco Fava, Corriere dello Sport 18/01/2014, 18 gennaio 2014
QUELLA SCIA DI SANGUE DAL MESSICO A BOSTON
Dal massacro degli studenti nella Piazza delle tre Culture alla vigilia dell’Olimpiade di Città del Messico 1968, alla tragedia di Monaco 1972 in cui morirono 11 membri della squadra israeliana nell’assalto dei fedayyin. La storia delle Olimpiadi non è solo costellata da clamorosi boicottaggi (Montreal 1976, Mosca 1980 e Los Angeles 1984), ma anche da sanguinosi atti di natura terroristica o di stampo repressivo. Azioni programmate e sofisticate, ma anche assalti isolati, come fu quello nel Parco olimpico di Atlanta. Risale proprio a 18 anni fa l’ultimo atto di sangue che ha macchiato i Giochi. Mentre è ancora vivido il ricordo dell’attentato sulla linea d’arrivo della maratona di Boston dello scorso aprile, in cui persero la vita tre spettatori, tra cui un bambino di 8 anni.
Ecco una carrellata dei fatti di sangue che hanno segnato i Giochi e dei più significativi che hanno colpito manifestazioni sportive internazionali.
Olimpiadi
CITTÀ DEL MESSICO1968 Il massacro di Tlatelolco avvenne il 2 ottobre 1968 per mano dell’esercito messicano, a pochi giorni dal via dell’Olimpiade (12 ottobre). Mai saputo il numero preciso dei morti, che alcune fonti hanno stimato in 300 persone (40-50 per le fonti governative). Il massacro fu preceduto da mesi di inquietudini politiche, con manifestazioni studentesche in appoggio agli eventi del 1968.
MONACO 1972 Alle 4.30 di mattina del 5 settembre 1972, un commando di cinque terroristi palestinesi di Settembre Nero fece irruzione nella palazzina della squadra israeliana in Connolly Strasse, poco distante da quella italiana, nel Villaggio Atleti. I fedayyin uccisero subito due atleti e presero in ostaggio nove mèmbri della squadra olimpica di Israele. Il tentativo di liberazione da parte della polizia tedesca in aeroporto portò alla morte di tutti gli atleti sequestrati, dei cinque fedayyin e di un poliziotto.
ATLANTA 1996 Durante l’Olimpiade del Centenario, nel Centennial Olympic Park esplose una bomba: persero la vita due persone, oltre 100 i feriti. Dopo anni di indagine si scoprì che era stata messa da tale Eric Rudolph, un estremista cristiano.
Manifestazioni internazionali
1987, SRI LANKA Il 21 aprile 1987 un’autobomba uccise più di 100 persone in una stazione di autobus a Colombo mentre era in corso un tour della squadra di cricket neozelandese. Dei tre incontri previsti se ne disputò solo uno.
1996, INGHILTERRA Il 27 luglio a Liverpool il Gran National, storica corsa di cavalli, venne annullata per l’annuncio di due attentati esplosivi da parte dell’IRA. Sessantamila persone furono evacuate. La corsa si disputò due giorni dopo.
2002, MADRID Poche ore prima della semifinale di Champions tra Real e Barcellona, un’autobomba esplose vicino allo stadio Bernabeu: 17 feriti ma si giocò regolarmente.
2008 Il 4 gennaio per la prima volta venne annullato il Rally Dakar a causa delle continue minacce di gruppi legati ad Al-Qaeda.
2010, COLOMBO Ad una maratona nello Sri Lanka, un militante delle Tigri Tamil fece esplodere un ordigno: 15 morti tra cui il ministro dei trasporti e oltre 100 feriti.
2010, ANGOLA L’8 gennaio, durante la Coppa d’Africa di calcio, la nazionale del Togo venne fermata in pullman da un gruppo di separatisti: morirono tre persone.
2013, BOSTON Il 16 aprile la maratona di Boston venne stravolta da una doppia esplosione sul rettilineo finale che lasciò a terra tre spettatori, tra cui un bambino di 8 anni che era andato a tifare il papa in corsa. Autori dell’attentato due fratelli di origine cecena.