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 2014  gennaio 18 Sabato calendario

IL LEGHISTA GLI DÀ DELL’EBREO E PER GAD LA COLPA È NOSTRA


L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane sostiene che siamo stati «incauti», mentre per Gad Lerner non dovevamo pubblicare i passaggi incriminati. Parlano delle affermazioni del deputato leghista Gianluca Buonanno. Intervistato da Libero, il parlamentare ha attaccato il noto giornalista. Che ai suoi occhi è «colpevole » di aver criticato l’atteggiamento del Carroccio nei confronti del ministro Cécile Kyenge. Tra le altre cose, Buonanno ha ricordato che Lerner è un ebreo e che Israele contro i palestinesi «non mi pare si faccia tanti problemi». Parole per cui ieri la Boldrini e Vendola hanno espresso la loro solidarietà a Lerner. Non commentiamo le dichiarazioni del lumbard, visto che durante l’intervista gli abbiamo chiesto se fosse impazzito, ma francamente non capiamo le garbate critiche che Ucei e Lerner rivolgono a Libero.
Facciamo i giornalisti, non i badanti dei politici. Non pubblichiamo solo quello che ci piace, che condividiamo o che riteniamo opportuno. È la differenza che passa tra un addetto stampa e un cronista. Di solito, sono i parlamentari che chiedono ai media di sorvolare, censurare, ignorare. Troviamo singolare che un invito del genere arrivi da un illustre collega, soprattutto per «coprire» le frasi di un deputato. Se i giornali dovessero tagliare le uscite più dure e addirittura insultanti, ricordiamo che nessuno avrebbe potuto sapere - tanto per dirne una - che il vicepresidente del Senato Calderoli ha dato dell’orango al ministro Kyenge. Tornando al caso- Buonanno, rileviamo un altro aspetto. Ieri il sito di Repubblica, giornale dove scrive Lerner, ha ripreso la polemica. Titolando (titolando!): «Caso Kyenge, Gad Lerner nel mirino di Buonanno: “Non accetto lezioni da quell’ebreo”». Sono stati «incauti» anche i colleghi di Largo Fochetti? «Purtroppo hanno pubblicato» anche loro?
Per la cronaca, segnaliamo che le parole di Buonanno hanno scatenato reazioni anche all’interno della Lega. Il capogruppo alla Camera Giancarlo Giorgetti - come ha rivelato lo stesso Lerner -ha chiamato il giornalista per scusarsi e poi ha telefonato a Buonanno. Che nel corso della giornata ha denunciato di aver ricevuto minacce di morte sui social network. «Per il momento non ho aggettivi né commenti da aggiungere. Semmai attendo quelli del segretario leghista Salvini» ha fatto sapere Lerner ieri mattina. Poco dopo, ecco l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane: quelle di Buonanno «sono frasi e concetti gravissimi» ma la Lega è corresponsabile «se non dimostrerà un’immediata e ferma presa di distanze». Il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha aggiunto: «Per Buonanno il giornalista in questione (Lerner, ndr) deve essere additato come “Quell’ebreo”. E più avanti, agitando i più volgari stereotipi, aggiunge che “è un tirchio pieno di quattrini che fa il comunista”». Con il rispetto dovuto, osserviamo che per l’Ucei siamo stati «incauti» a riportare le frasi del leghista ma poi le elenca tutte…