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 2014  gennaio 18 Sabato calendario

L’AUDIO-FORMAGGIO E I TOPI DI BENEVENTO


Anche la lotta contro i topi e le zanzare entra di diritto nel grande affaire De Girolamo. Tra le tante questioni trattate dall’allora coordinatore del Pdl a Benevento nelle sue conversazioni con l’ex direttore amministrativo della Asl Felice Pisapia c’è anche l’appalto della derattizzazione che di lì a poco la Asl stessa avrebbe dovuto assegnare.
LA ALLORA coordinatrice del Pdl si interessò anche degli aspetti amministrativi della lotta alla pantegana sannita il 30 novembre del 2012. È l’incontro a due nel quale probabilmente entrambi gli interlocutori registrano a futura memoria. Felice Pisapia lo faceva e oggi lo ammette. Anche Nunzia De Girolamo, dopo avere gridato per giorni alle registrazioni abusive, non ha mai escluso di avere registrato la conversazione poi trasmessa parzialmente in tv. La modalità rocambolesca con la quale l’audio è giunto in via anonima al Tg5 lascia adito a molti sospetti. Giovedì a Servizio Pubblico Michele Santoro aveva detto: “Abbiamo chiesto l’audio ma l’ufficio diritti Mediaset ci ha spiegato che non poteva darcelo perché era di proprietà dei legali della De Girolamo”. Santoro aveva chiesto ai telespettatori: “Di chi è allora l’audio? Fate voi delle ipotesi”. Poi si era risposto più o meno così: “La De Girolamo dice che ricorda la conversazione. E certo, gliel’ha data il suo avvocato”.
Ieri è insorto proprio l’avvocato di Nunzia De Girolamo, Angelo Leone: “L’affermazione secondo cui la registrazione sarebbe di proprietà della De Girolamo è falsa”. Anche l’altro legale del ministro, Gaetano Pecorella, dice di avere appreso dalla tv l’esistenza dell’audio.
Il deputato del Pd Umberto Del Basso De Caro avanza un sospetto: “Mi è parso molto più netto e nitido il tenore delle parole pronunziate dal ministro. In genere, sono più nette e nitide le parole pronunciate da chi registra”.
Certo la scena dell’incontro in quel caso ricorderebbe un incrocio tra una commedia anni Settanta tipo “Io registro perché so che tu registri” e un musicarello di tarda scuola napoletana: “I sorrici, a’ ministra e ‘o malamente”. Peccato non sia disponibile l’intero audio. La manina ignota ha trasmesso al Tg5 solo la parte nella quale Nunzia De Girolamo ascoltava la tesi bislacca del complotto ai suoi danni e poi faceva un ritratto di se stessa che nemmeno Madre Teresa di Calcutta.
Al Fatto però risulta che il colloquio prosegua e venga nominato per esempio il direttore generale della Asl Michele Rossi. Il ministro esprime qualche perplessità sulle modalità di gestione della gara sulla derattizzazione. La questione è interessante perché, stando a quanto risulta al Fatto , in una precedente registrazione del luglio 2012, Nunzia De Girolamo parla della disinfestazione realizzata a casa della sua famiglia, nella celeberrima villa di San Nicola Manfredi dove il “direttorio partitico-politico” come lo definisce il gip di Benevento (composto dal ministro, dai suoi due fidi collaboratori e dai manager dell’Asl) era riunito. E, secondo quanto Felice Pisapia ha riferito alle tante persone con cui si è confidato, a svolgere il servizio a casa De Girolamo era stata la società Sigeco amministrata da Luigi Raia che poi si è aggiudicata l’appalto della derattizzazione della città. Se anche fosse vero, ovviamente, non vorrebbe dire nulla anche se Pisapia lo raccontava in giro ammiccando. Nella seconda registrazione, De Girolamo in verità sembrava perplessa su come stava andando la gara della derattizzazione di Benevento che poi consegnerà l’appalto alla società Sigeco. Comunque il 30 luglio il direttore generale dell’Azienda sanitaria locale, Michele Rossi, uomo fidato di Nunzia De Girolamo, firma la delibera per l’indizione della procedura negoziata in merito al servizio di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione per il periodo luglio-dicembre 2013. L’importo dell’affidamento di sei mesi è di 605 mila euro più iva.
IL PROBLEMA era molto sentito grazie anche all’attenzione dei media locali. La tv Ntr24 scriveva sul suo sito internet a gennaio del 2013, poco dopo il colloquio De Girolamo-Pisapia: “Ci vorrebbe un pifferaio magico anche a Benevento... quelle che vi mostriamo nel video sono immagini girate da un nostro web spettatore. Via del Pomerio, ore 9 circa, un topo passeggia indisturbato sul marciapiede. Secondo i presenti era appena uscito dalle fogne. Beh, il topolino aveva anche ragione, la puzza che emanano i tombini è antipatica anche ai cittadini. Il problema rifiuti che la città sta vivendo in questi giorni di certo non aiuta a tenere lontano i roditori”.
STANDO a quanto raccontato da Felice Pisapia alle persone con cui si sfogava (non ai pm) nei mesi precedenti alla misura cautelare contro di lui, su quella gara della derattizzazione c’era una contesa. Una società di Caserta aveva interrotto nel 2012 un lungo dominio nel settore delle due società Sigeco di Somma Vesuviana e Cidap di Avellino; e Sigeco, secondo Pisapia, avrebbe cercato un contatto con Nunzia De Girolamo. Nelle registrazioni di Pisapia non consegnate ai pm, secondo il ricordo di chi le ha ascoltate, dovrebbe esserci anche un riferimento a un incontro realmente avvenuto tra Nunzia De Girolamo e un esponente della famiglia Raia. Probabilmente non si parlava di ratti però, ma di politica. La famiglia Raia, infatti esprime anche un consigliere regionale di Forza Campania: Paola Raia. Lei però al Fatto dice: “Non ho da tempo rapporti stretti con mio fratello. Non c’entro nulla con la società di famiglia e ho visto una sola volta in un convegno il ministro”.