Monica Perosino, La Stampa 18/01/2014, 18 gennaio 2014
CHI HA RUBATO LA NINFEA PIÙ PREZIOSA? LONDRA INDAGA SUL RACKET BOTANICO
I ladri hanno colpito in pieno giorno, incuranti della folla che li circondava, con determinazione e senza esitazioni. «È stato un delitto premeditato, sicuramente un furto su commissione», ha detto la polizia di Londra, che ha creato un numero d’emergenza per eventuali testimoni e ha diffuso una foto del «gioiello» scomparso a tutti i quotidiani.
Lo scatto «ritrae» una piccola ninfea bianca al centro di un letto verde. È lei la causa di questa caccia all’uomo, una rara specie di Thermarum ninfei, rubata da una delle serre dei Kew Gardens di Londra.
L’appello della polizia è di collaborare per «salvare la biodiversità», che da queste parti viene presa seriamente: «Il valore di questa pianta è inestimabile – hanno spiegato i funzionari di Scotland Yard -. Chiunque si trovasse giovedì ai giardini tra le 8 e le 15 è pregato di farsi avanti».
La Thermarum non è una semplice pianta rubata in un giardino, come i gerani che spariscono da balconi troppo bassi, o i fiori che leste pensionate fanno svanire dalle aiuole pubbliche. Il fatto è che la micro ninfea in natura non esiste più: è estinta da sette anni, da quando il fiore, sopravvissuto per milioni di anni in una piccola pozza calda in Rwanda – un tempo un enorme lago vulcanico - è rimasta senz’acqua e fatalmente è morta. Colpevole dello sterminio una lavanderia a Mashyuza, che ha deviato la sorgente lasciando a secco tutta l’area.
Il fiore era stato scoperto nel 1985 da Eberhard Fischer. Il botanico tedesco ne aveva conservato alcuni campioni e dopo anni di tentativi, quest’anno era fiorita a Londra. «È un duro colpo per tutti - ha commentato Richard Barley dei Kew Gardens -, innanzitutto per i nostri botanici, impegnati attivamente nella conservazione delle piante rare accolte nel giardino. Si tratta di un furto che prendiamo estremamente sul serio perché la ninfea apparteneva a una preziosa collezione».
Ma oltre la rabbia per il danno scientifico – i Kew Gardens ospitano la più grande collezione al mondo di esemplari rari o estinti – la preoccupazione della polizia è un’altra: «Temiamo che i furti di piante rare siano un nuovo business in ascesa».
Finora il mercato illegale si era concentrato sul contrabbando di legname pregiato, soprattutto alcuni tipi di palissandro, e prodotti di origine animale, come zanne di elefante e corna di rinoceronte. Ma il fattaccio dei Kew Gardens suggerisce che qualcosa sta cambiando: «Il furto ha fatto accendere i riflettori sul mercato illegale delle piante, finora trascurato perché più contenuto di quelli degli animali e del legname - spiega John Scanlon, segretario della Conferenza sul mercato internazionale delle specie a rischio di estinzione -. Ma la tendenza ora è un’altra, e trafficanti senza scrupoli hanno messo gli occhi anche sulle piante».
In Inghilterra il business ha le sue stelle: le specie più ricercate sono le Cycadaceae, gimnosperme comparse sulla terra 280 milioni di anni fa che assomigliano a palme tropicali e possono valere 15 mila euro. Tra i fiori più economici vanno forte le orchidee (la rarissima Lady’s Slipper è conservata in un luogo segreto nel Nord del Paese e protetta da bodyguard) che arrivano a valere diecimila euro e i più economici Snowdrops, Fiori di latte (mille euro ciascuno).
Tre mesi fa sono state intercettate quattro tonnellate di Dendrobium nobile, un orchidea usata dai body builder per produrre integratori: «I criminali si stanno accorgendo che fiori e piante hanno un alto valore economico, e che i furti vengono puniti con sanzioni leggere». Nevil Hunter, capo della National Wildlife Crime Unit, ammonisce: «Il fatto di Kew Gardens suggerisce l’esistenza di organizzazioni specializziate. Noi siamo pronti».