Massimo Gaggi, Sette 17/1/2014, 17 gennaio 2014
UNA NOTTE IN CELLA? PAGHI 400 DOLLARI– [BOSTON]
La gente non va più in albergo per dormire su un letto comodo e pulito ma per vivere un’esperienza, si lamenta il columnist del New York Times David Brooks. Vogliamo emozioni, luoghi evocativi. E per questo siamo disposti a pagare la stanza a caro prezzo. Dopo l’albergo col brivido, quello scavato nel ghiaccio ad alta quota, dopo le camere col tetto di plexiglas per ammirare l’aurora boreale e quelle ricavate da un silos per il grano in una fattoria industriale dismessa dalla Quacker Oats, in mezzo alle campagne dell’Ohio, ecco il vecchio carcere di Boston che viene trasformato in albergo di lusso: 400 dollari a notte per dormire in una cella e vedere il mondo attraverso le sbarre. Il Liberty Hotel di Boston (foto) si aggiunge a un lungo elenco di fattorie, monasteri, miniere. C’è anche l’albergo ricavato dalla carlinga di un “jumbo jet” dismesso. Per l’America è una stranezza, ma in Europa abbiamo già visto il carcere di Amsterdam trasformato in hotel e perfino un campo di prigionia della Seconda guerra mondiale in Slovenia trasformato in ostello della gioventù. Ma a Boston hanno fatto le cose in grande: 150 milioni di dollari spesi per convertire il penitenziario in hotel. Stando attenti a non perdere l’atmosfera lugubre della vecchia prigione con tanto di sbarre alle finestre e l’area di sorveglianza delle guardie carcerarie trasformata in terrazza per i cocktail party.