Marco Damilano, L’Espresso 17/1/2014, 17 gennaio 2014
TOP E FLOP
TOP
TERENCE HILL (DON MATTEO) «L’unico Matteo che emoziona gli italiani è quello di Terence Hill», giura l’omonimo di Firenze. Non solo per gli ascolti. Il prete della tv è un perfetto eroe dei tempi: è uomo di centro (Italia), gira in bici (come il sindaco Renzi), è buono ma ti frega (come il premier Letta), porta la tonaca come il solo rottamatore in circolazione. Che vive in Vaticano.
FLOP
TONI NEGRI Sostiene il leader della sinistra greca Alexis Tsipras, candidato a guidare la commissione Ue, e scatena in Grecia la reazione del governo. Peccato: il capo di Syriza, appoggiato in Italia da altri intellettuali, non se lo meritava. L’ultimo essere vivente di cui l’ideologo di Potere operaio parlò con simpatia si chiamava Silvio B.: «È un perseguitato, come me». Non gli ha portato bene.
TOP
LUCA LOTTI Altro che Renzi, il vero segretario del Pd è il responsabile organizzazione, toscano e ex scout come il suo capo. Sceglie i candidati del partito alle amministrative, ma il segno del comando è un altro. Passeggia su e giù per il Transatlantico trascinando sottobraccio deputati e postulanti. «Fa le vasche», si diceva un tempo, intraducibile nell’inglese renziano. Lotti is the new De Mita.
FLOP
ALESSANDRO DI BATTISTA
Il deputato 5 Stelle rivela molto compiaciuto che Berlusconi vorrebbe conoscerlo, ma è tutto uno scherzo e sulla Rete lo sfottono (dibbastista- chi?). I colleghi M5S antipatizzano con politici e giornalisti, a lui piace piacere, a tutti, soprattutto a se stesso. Onorevole Selfie.