Andrea Degl’Innocenti, Panorama 16/1/2014, 16 gennaio 2014
L’ISLANDA DIMOSTRA CHE È POSSIBILE USCIRE DALLA CRISI SENZA AUSTERIT
Sottrarre fondi alla finanza speculativa per pagare i mutui dei cittadini. Rifiutarsi di socializzare i debiti delle banche private. Indagare le cause e punire i responsabili della crisi. Sembrano slogan presi in prestito a una manifestazione genere Occupy. E invece c’è una nazione, l’Islanda, che facendo propri questi principi ha elaborato la sua risposta alla crisi economica.
Oggi la piccola isola nell’Atlantico settentrionale rappresenta un’alternativa concreta a chi predica l’austerità come unica via d’uscita dalla crisi. Di recente, l’Islanda si è rifiutata di rimborsare alcuni dei maggiori hedge fund mondiali che nel 2008, con il paese sull’orlo della bancarotta, avevano speculato sul fallimento delle banche locali. Con il capitale trattenuto ha approntato un piano di aiuti ai cittadini in difficoltà con i mutui.
L’operazione ha scatenato la reazione dei principali istituti finanziari: il Fondo monetario internazionale e l’Ocse hanno attaccato il governo e l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha tagliato l’outlook del paese. Ma gli islandesi non sembrano preoccuparsene troppo. Già in passato l’Islanda aveva fatto parlare di sé quando, a pochi mesi dallo scoppio della crisi del 2008, si era rifiutata di socializzare il debito delle banche private. In quel caso erano seguiti persino procedimenti legali, ma Inghilterra e Olanda (principali creditori) avevano visto la causa respinta dalla corte dell’Efta, l’associazione europea di libero scambio.
Le dimensioni limitate dell’isola (solo 320 mila abitanti) e la relativa marginalità della sua economia potrebbero far supporre che si tratti di un caso irripetibile. Per molti aspetti lo è. Tuttavia l’intera vicenda si basa su un principio tutt’altro che locale: il primato della politica sulla finanza. Mentre il resto dell’Europa si vota all’austerità nel tentativo di assecondare gli umori volubili dei mercati, compiacere le agenzie di rating o far calare lo spread, l’Islanda dimostra con i fatti che una via per uscire dalla crisi esiste. Ed è politica.
(Andrea Degl’Innocenti)