Il Messaggero 16/1/2014, 16 gennaio 2014
QUELLE STRANE CANNE DIVENTANO MACCHERONI
Così il viaggiatore David F. Dorr racconta in un brano del suo libro come si fanno i maccheroni a Roma: «Quando la temperatura è sufficientemente calda, gli uomini stanno presso un’apertura dalla quale esce la pasta in forma di canne. Essi la girano attorno ai loro corpi, finché non ne sono totalmente ammantati e poi si muovono frettolosi in circolo per raffreddarsi, dopodiché camminano sulla piattaforma e si liberano dal freddo abbraccio. Lì rimane la pasta finché le canne don diventano totalmente secche, dopodiché le inscatolano per esportarle».