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 2014  gennaio 16 Giovedì calendario

LA VICE CONSOLE INDIANA SFRUTTAVA LA CAMERIERA – È

potuta ritornare in India Devyani Khobragade, 39 anni, la vice console attiva negli Stati Uniti che era stata arrestata all’inizio di dicembre a New York per avere sfruttato, sottopagandola, la sua domestica e per aver mentito sulle sue condizioni di lavoro. La funzionaria ha potuto beneficiare dell’immunità diplomatica.
L’arresto di Khobragade aveva provocato un incidente diplomatico tra Washington e Delhi. La giustizia americana la ritiene colpevole di avere corrisposto alla domestica un salario mensile di 573 dollari (421 euro): una cifra di gran lunga inferiore al minimo di legge. Inoltre la vice console avrebbe fatto firmare alla sua collaboratrice un falso contratto di lavoro da 4.500 dollari (circa 3.300 euro) mensili per farle ottenere un visto. L’accusa sostiene che la donna lavorava tra le 15 e le 18 ore al giorno. Inoltre le era stato chiesto di non ammalarsi perché le cure mediche negli Usa sono molto costose. Come se non bastasse, alla donna era stato sottratto il passaporto per impedirle di fuggire e tornare in India.
Le autorità indiane hanno parlato di un atto ignobile e barbaro: non si riferivano alla povera domestica ma alla sua datrice di lavoro. A quel punto la famiglia dell’inserviente ha preferito lasciare il paese asiatico per raggiungere gli Stati Uniti, dove si sentiva al sicuro. In India le domestiche sono spesso vittime di abusi.
Delhi ha scelto subito la via delle ritorsioni, bloccando l’importazione di alcool (esentasse) di cui beneficia l’ambasciata americana, e ritirando le barriere di sicurezza che proteggono la struttura. Si tratta di un episodio che potrebbe far tornare la tensione tra i due paesi, nonostante il recente atteggiamento distensivo. Se Washington ha scelto l’India come paese perno della nuova strategia asiatica, l’India ha sempre diffidato dell’atteggiamento americano, ritenuto dominatore.
Al suo ritorno a Mumbai, dopo essere passata per la capitale indiana, la diplomatica ha ricevuto un’accoglienza trionfale da parte di centinaia di attivisti del Partito repubblicano. Il gruppo ha anche scandito slogan contro gli Stati Uniti. Khobragade ha ringraziato i suoi connazionali per le manifestazioni di solidarietà.
La funzionaria trascorrerà con ogni probabilità alcuni giorni nella sua casa di famiglia che si trova alla periferia di Mumbai.