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 2014  gennaio 15 Mercoledì calendario

DIETRO L’ANGOLO UNA MONTAGNA DI TITOLI DI STATO DA RIFINANZIARE


Il debito dell’Italia sale ancora. Nonostante gli sforzi fatti, per il Tesoro suona un nuovo campanello d’allarme che terrà vigile per tutto il 2014 Maria Cannata, la custode del nostro enorme debito. Anche perché l’anno nuovo vedrà altri banchi di prova da affrontare, a cominciare da quello della gigantesca mole di titoli che andranno in scadenza in un annata particolarmente pesante per i rimborsi ma che inizia con buone notizie dallo spread.
Si tratta, in tutto, di 334,5 miliardi di bond che dovranno trovare acquirenti disposti a finanziarci. Nel dettaglio, parliamo di Bot per 141 miliardi, Btp per quasi 90 miliardi e Ctz per 56 miliardi. Sono queste tre componenti a formare la fetta più corposa dell’intero ammontare da offrire agli investitori. Oggi questi investitori sono formati, per quasi due terzi, da famiglie, banche, assicurazioni e fondi del nostro Paese. La quota in mano agli investitori esteri è scesa, infatti, al 39,4%. A metà 2011, momento che segnò l’ingresso dell’Italia nella crisi del debito sovrano, la quota dei titoli nazionali in mano a soggetti esteri superava, anche se di poco, il 50%.
Le prime aste per la rifinanziare i nostri bond sono già partite a pieno ritmo. E quello di gennaio sarà uno dei mesi più intensi sul calendario del Tesoro. Nei primi trenta giorni dell’anno andranno in scadenza 34 miliardi di debito. La riapertura c’è stata lunedì scorso ma, contrariamente alle attese, la domanda è stata leggermente più bassa delle volte precedenti. «Un momento di pausa del mercato che probabilmente vuole vedere se i dati macroceconomici che usciranno nel prossimo futuro confermeranno questo spread a quota 200 che, tutto sommato, si è mosso sulle aspettative di un miglioramento della congiuntura e non su dati reali», dice Valentina Vicinanza, gestore obbligazionario Banca Akros gestioni patrimoniali. E dai dati macro, dicono gli operatori, potrebbero arrivare i rischi per il 2014 ma a far ritornare la paura sul debito potrebbe essere anche la politica.
Il calendario delle aste per il 2014 sarà molto ricco: da gennaio a giugno, il Tesoro dovrà vedersela con scadenze per poco più di 168 miliardi. La quota più massiccia da coprire è riservata al mese di settembre, subito dopo il rientro dalla pausa estiva, con 42,4 miliardi di titoli in scadenza. Ci sarà anche qualche novità. Il Btp a sette anni entrerà a far parte delle emissioni mensili. E poi, visto il grande successo, il Btp Italia sarà nuovamente collocato. Ancora non ci sono dettagli sull’ammontare e sul numero di operazioni in arrivo ma gli addetti ai lavori sono convinti che la formula sarà proposta più volte anche quest’anno e che, come successo nel 2012 e nel 2013, i titoli di Stato indicizzati all’inflazione italiana riusciranno a garantire al Tesoro una raccolta per diverse decine di miliardi di euro.
Nel frattempo il Tesoro sta puntando maggiormente sulle scadenze medio-lunghe «e proseguirà su questa strada con l’obiettivo di prolungare la duration - dice Claudia Segre, segretario generale Assiom Forex -. L’obiettivo è andare oltre i sette anni per gestire il roll over del debito con maggiore tranquillità».
Le sfide del Tesoro per il nuovo arriveranno però anche dal fronte delle cedole: l’Italia sarà, infatti, lo Stato dell’Eurozona che pagherà l’importo più elevato di dividendi nel nuovo anno. Nel 2014, secondo i calcoli fatti da Citi, verseremo 54 miliardi di cedole sui titoli a medio-lungo termine contro 41 della Francia, 28 della Germania e 27 della Spagna.