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 2014  gennaio 14 Martedì calendario

LE PROTESTE CON LO SPAZZOLONE


I residenti di alcuni quartieri di Amburgo, la seconda città della Germania, hanno dissotterrato lo spazzolone da... “guerra”. Esasperati da controlli e perquisizioni anche senza mandato, hanno fatto degli scopini la propria bandiera. La protesta degli spazzoloni era nata dopo che la polizia, sostenuta dal sindaco socialdemocratico Olaf Scholz, era intervenuta in dicembre per sgomberare uno dei centri sociali della città, un ex teatro occupato dagli anarchici da ormai un quarto di secolo e nel quale avevano trovato rifugio anche ex profughi di Lampedusa. L’operazione aveva suscitato vivaci proteste sfociate in diversi scontri. Il 21 dicembre 120 agenti e 500 manifestanti avevano dovuto fare ricorso a cure sanitarie. Le forze dell’ordine avevano dichiarato “zone pericolose” (con possibilità di controlli “arbitrari”), alcuni quartieri della città: Reeperbahm (quello a “luci rosse”), Sankt Pauli e la città Vecchia, dove c’è vita notturna. Lo spazzolone è stato elevato a sarcastico simbolo della resistenza passiva dopo il sequestro di uno scopino ad un giovane: il video trasmesso dalla tv pubblica Ndr ha fatto il giro della rete ed il popolo del web ha fatto il resto sbizzarendosi con grande ironia. Durante le ispezioni erano stati trovati e confiscati anche maschere nere e utensili potenzialmente pericolosi. Nell’ultima ondata di ispezioni erano stato impiegati 140 agenti che avevano controllato 200 persone, molte già note alla Polizia. Erano anche stati emessi 70 divieti di soggiorno. Gli intervistati hanno rilasciato dichiarazioni in tv “brandendo” lo spazzolone. Ma Scholz ha difeso l’operazione.

I SOCIALDEMOCRATICI governano la città stato anseatica con una maggioranza monocolore (62 voti su 120) e devono fronteggiare le proteste da parte di tre dei quattro partiti di opposizione e cioè Linke e Grüne e Fdp (liberali). Le “azioni di lotta preventiva alla criminalità” non sono piaciute perché avrebbero lasciato eccessivi margini di discrezionalità alla Polizia e leso la libertà di movimento dei residenti. Proprio ieri la Polizia ha annunciato con un comunicato che i provvedimenti scattati il 4 gennaio sono stati ritirati in virtù del “positivo sviluppo della situazione”. Nelle zone interessate, i Commissariati continueranno ad impiegare un numero di agenti “adeguato”. Con la revoca dell’assedio, gli spazzoloni verranno rimessi ai loro posti.