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 2013  gennaio 14 Lunedì calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - LA CONFERENZA STAMPA DI HOLLANDE


REPUBBLICA.IT

Hollande, l’appartamento degli incontri segreti a 150 metri dall’Eliseo
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Implacabile continua il ’gossip’ sulla vicenda della coppia presidenziale: la relazione tra Francois Hollande e Julie Gayet è iniziata addirittura all’inizio del 2011 ed "è diventata una cosa seria" nel gennaio 2013, quando la coppia presidenziale era "in crisi da mesi" ha rivelato ’Oggi’ che uscirà domani in edicola con un ampio articolo sullo scandalo francese.

Già nell’aprile 2013 l’affaire sentimentale stava per venire a galla, le voci erano incontrollabili, c’era perfino chi parlava dell’inizio di una gravidanza per la Gayet, scrive ’Oggi’. Da allora ci sono stati incontri regolari, una vera e propria doppia vita sentimentale, prima in un appartamento in Rue Faubourg Sant’Honorè, poi in quello di Rue du Cirque dove sono stati "sorpresi" dal fotografi. E quando Valerie Trierweiler è stata avvertita delle foto di ’Closer’, è entrata come una furia nello studio del presidente. E sono volati fogli e penne

INTERNAZIONALE.IT
rançois Hollande durante la conferenza stampa a Parigi, il 14 gennaio 2014. (Philippe Wojazer, Reuters/Contrasto)

Il 14 gennaio il presidente francese François Hollande ha tenuto una conferenza stampa a Parigi per spiegare il suo piano per la ripresa economica francese. La conferenza stampa era molto attesa, perché si pensava che Hollande avrebbe dato chiarimenti sullo scandalo sessuale che lo ha coinvolto, dopo le indiscrezioni pubblicate dalla stampa francese sulla sua presunta relazione con l’attrice Julie Gayet.

Hollande ha annunciato alcune misure per combattere la crisi economica: il taglio della spesa pubblica di altri 50 miliardi di euro nell’arco di tre anni, l’abbassamento delle tasse per le imprese in cambio di nuove assunzioni. Hollande ha aggiunto che il 21 gennaio incontrerà le parti sociali per parlare di un patto di responsabilità nazionale.

“Il problema principale della Francia è la produzione, bisogna produrre di più e meglio”, ha detto il presidente.

Un giornalista ha chiesto al presidente se la Valérie Trierweiler, in ospedale dal 10 gennaio dopo un malore, si possa ancora considerare la sua compagna ufficiale, dopo il servizio di Closer sulla sua presunta relazione. Hollande ha risposto:

“Capisco la sua domanda e sono sicuro che capirete la mia risposta. Ciascuno nella sua vita personale affronta delle prove difficili. Questi sono momenti dolorosi, ma io credo che le questioni private vadano affrontate in privato. Quindi questo non è né il luogo, né il momento per parlare dei miei affari personali. Ma se risponderò a questa domanda, lo farò prima del viaggio diplomatico negli Stati Uniti l’11 febbraio”.

AFFARITALIANI.IT
"La Francia deve ritrovare la sua forza economica, che ha perduto negli ultimi 10 anni", spiega Hollande in conferenza stampa. Il capo dell’Eliseo ha iniziato il suo discorso sull’economia del paese rilanciando il ’patto di responsabilita’ tra parti sociali, imprese e Stato attraverso la negoziazione. "E’ venuto momento di risolvere il più grande problema della Francia. La produttività". Il presidente transalpino punta forte: "Da oggi al 2017, per imprese e lavoratori autonomi, 30 miliardi di sgravi fiscali". E ancora: il patto di responsabilità è il più grande compromesso sociale proposto al Paese da decenni a questa parte.

"Abbassare la spesa pubblica è un elemento obbligatorio della lotta al debito", sottolinea. "Ridurre la spesa pubblica è il presupposto per eventuali riduzioni fiscali". Hollande spiega che bisogna realizzare risparmi per 50 miliardi: ok ai tagli ma non devono intaccare lo stato sociale.

I tempi sono chiari: il 21 gennaio lancerà il patto di responsabilità assieme ai più grandi attori economici del Paese. Poi "il governo lancerà ad aprile un secondo step di semplificazione". Hollande ricorda: "Il 31 dicembre ho indicato ai francesi la volontà di ridurre la spesa pubblica". E annuncia: "Cinquantamila mila nuovi posti di lavoro per i giovani nel 2014". Non solo: nelle prossime ore il governo approverà piano per l’educazione che valorizza il ruolo degli insegnanti. "L’école c’est la République", spiega.

Il numero uno dell’Eliseo spazia, cercando di tenersi su temi alti. E rivendica che "in Centroafrica, la Francia è stata chiamata dall’Onu a evitare una catastrofe umanitaria". Ma... "la Francia aiuta, ma non si sostituisce ai popoli africani. Quel tempo è finito"

Corna made in Italy per monsier Le President...
E’ made in Italy il veicolo della “doppia vita” di Monsieur le president, Francois Hollande, “beccato” dai fotografi della Mondadori France mentre sgattaiolava dall’Eliseo verso l’appartamento-alcova del suo nuovo amore, l’attrice Julie Gayet. Hollande, infatti, è stato fotografato, sul posto del passeggero, a cavallo di un Mp3 Piaggio, guidato da una guardia del corpo, mentre tentava di depistare i curiosi dopo aver lasciato la berlina presidenziale e aver calzato un casco integrale.
Farà piacere a Roberto Colaninno la preferenza del presidente per un suo prodotto, tanto perché in questo modo dalla Francia, dopo le amarezze di Air France in Alitalia, gli arriva una gratificazione d’immagine, se non altro. Le ragioni della scelta? Evidenti: l’Mp3 non più unico ma di gran lunga primo (e più diffuso) scooter a tre ruote del mondo, è il veicolo leggero più stabile, e quindi sicuro, del mercato, e quindi è il più idoneo di tutti a sostenere le terga autorevoli (o ex-autorevoli) dell’occhialuto capo di Stato.
Ma il patron della Piaggio in fondo poteva sperare, in un ulteriore successo del suo Mp3, visto che in Francia il “3 ruote” Piaggio ha venduto finora ben 65 mila unità - sulle 140 mila complessivamente vendute nel mondo dal lancio – record assoluto per un singolo modello di scooter, incrementando la sua quota di mercato dal 15 al 16% tra il 2012 e il 2013 tra gli scooter over 50 centimetri cubici.

Oggi rivela, relazione Hollande-Gayet iniziata nel 2011 - La relazione tra Francois Hollande e Julie Gayet e’ iniziata all’inizio del 2011, "e’ diventata una cosa seria" nel gennaio 2013 quando la coppia presidenziale era "in crisi da mesi". Lo hanno rivelato al settimanale Oggi fonti confidenziali, secondo quanto riporta il giornale che sara’ in edicola domani. Gia’ nell’aprile 2013 l’affaire sentimentale stava per venire a galla, le voci erano incontrollabili, c’era perfino chi parlava dell’inizio di una gravidanza per la Gayet, scrive Oggi. Da allora ci sono stati incontri regolari, una vera e propria doppia vita sentimentale, prima in un appartamento in Rue Faubourg Sant’Honore’, poi in quello di Rue du Cirque dove sono stati "sorpresi" dal fotografi. E quando Valerie Trierweiler e’ stata avvertita delle foto di Closer, e’ entrata come una furia nello studio del presidente. E sono volati fogli e penne.

Il reporter che ha inguaiato Hollande? Fotografò la figlia segreta di Mitterrand - Il fotografo Sebastian Valiela, autore dello scatto che ha messo nei guai Holland, è anche l’autore della foto a Mazarine Pingeot, figlia di François Mitterand, nata dalla relazione extraconiugale dell’ex presidente con Anne Pingeot, conservatrice nei musei statali.

È stato il presidente francese Francois Hollande, la sera prima dell’uscita in edicola della rivista Closer a informare la compagna Valerie Trierweiler che il settimanale avrebbe pubblicato la notizia della sua relazione segreta con l’attrice 41enne Julie Gaynet. Lo scrive il quotidiano francese Le Figaro, aggiungendo che la premiere dame rimane ancora nell’ospedale parigino dove è stata ricoverata venerdì mattina "a titolo preventivo, esaurita dalla tensione nervosa", a quanto riferiscono persone del suo entourage.

La conferma della segretaria della Trierweiler. La compagna di Francois Hollande ricoverata per un "calo di pressione" non uscirà oggi dall’ospedale, come annunciato. Lo ha fatto sapere la sua segreteria, precisando che secondo i medici la giornalista "ha bisogno di ulteriore riposo".

Il perdono Valerie Trierweiler è «pronta a perdonare» il compagno, secondo persone a lei vicine citate dai media francesi. La giornalista, continuano le fonti, "non vuole sbattere la porta sull’onda emotiva di una scenata» ma al tempo stesso «vuole sapere molto rapidamente quali sono le intenzioni di Francois Hollande".

Lo psichiatra. Il tradimento in prima pagina, subito dalla première damè di Francia Valèrie Trierweiler, potrebbe ripercuotersi sulla sua salute ben oltre l’attuale ricovero in ospedale, legato alla rivelazione che ha messo a dura prova la donna. La compagna di Hollande «rischia un vero e proprio disturbo post traumatico da stress", un problema che "può avere effetti biologici, cronicizzarsi". È la previsione di Claudio Mencacci presidente della Società italiana di psichiatria (Sip). La sua situazione «è aggravata - spiega infatti Mencacci all’Adnkronos Salute - dal rilievo mediatico che questa storia ha avuto e dal danno alla propria immagine di sè". Una donna che si sentiva importante e apprezzata e "che ora potrebbe passare alla storia soprattutto per il tradimento subito. Ci sono tutti i presupposti per un danno biologico, proprio perchè alla condizione personale di abbandono si aggiunge l’umiliazione e la vergogna aggravata dall’enorme esposizione pubblica", aggiunge l’esperto. Finchè "«l’abbandono e il tradimento rimangono nella stretta cerchia delle persone vicine, nell’ambito della coppia, le risorse psicologiche necessarie sono a maggiore portata", conclude Mencacci.

IL MOTORINO
E’ made in Italy il veicolo della “doppia vita” di Monsieur le president, Francois Hollande, “beccato” dai fotografi della Mondadori France mentre sgattaiolava dall’Eliseo verso l’appartamento-alcova del suo nuovo amore, l’attrice Julie Gayet. Hollande, infatti, è stato fotografato, sul posto del passeggero, a cavallo di un Mp3 Piaggio, guidato da una guardia del corpo, mentre tentava di depistare i curiosi dopo aver lasciato la berlina presidenziale e aver calzato un casco integrale.
Farà piacere a Roberto Colaninno la preferenza del presidente per un suo prodotto, tanto perché in questo modo dalla Francia, dopo le amarezze di Air France in Alitalia, gli arriva una gratificazione d’immagine, se non altro. Le ragioni della scelta? Evidenti: l’Mp3 non più unico ma di gran lunga primo (e più diffuso) scooter a tre ruote del mondo, è il veicolo leggero più stabile, e quindi sicuro, del mercato, e quindi è il più idoneo di tutti a sostenere le terga autorevoli (o ex-autorevoli) dell’occhialuto capo di Stato.
Ma il patron della Piaggio in fondo poteva sperare, in un ulteriore successo del suo Mp3, visto che in Francia il “3 ruote” Piaggio ha venduto finora ben 65 mila unità - sulle 140 mila complessivamente vendute nel mondo dal lancio – record assoluto per un singolo modello di scooter, incrementando la sua quota di mercato dal 15 al 16% tra il 2012 e il 2013 tra gli scooter over 50 centimetri cubici.

ANNA MAZZONE SU PANORAMA.IT
Sgombriamo subito il terreno da luoghi comuni e ovvietà stile: l’amore è cieco, oppure non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace. L’affaire Hollande-Gayet, che ha già lasciato una vittima sul campo (Valerie Trierweiler, premiere dame e primo caso di ospedalizzazione per corna accertate), è avvolto da un mistero ben più grande, che va oltre la questione molto comune del tradimento, del sessantenne che si mette con una più giovane di venti anni e via discorrendo. Che barba che noia queste cose. Il vero giallo da risolvere è un altro: come fa François Hollande ad avere così successo con le donne?

E’ questo il vero cuore del dibattito, è questo il dubbio amletico, il punto interrogativo insoluto che uomini e donne vorrebbero svelare. Non c’entra il potere e nemmeno i soldi. François Hollande ha sempre rimorchiato splendide donne anche da giovanissimo, quando era un socialista spiantato e sognatore.

Ségolène Royal, stratosferica se paragonata a lui, ne è stata gelosa fino agli ultimi giorni di relazione, dopo più di venti anni insieme e 4 figli. La bella Segò alla fine nel 2007 si arrese all’evidenza: François aveva da anni una storia clandestina con la giornalista Valerie Trierweiler, anche lei donna bella e brillante, lanciata nell’Olimpo dei media e famosa per la sua aggressività (la chiamano Rottweiler) e le sue smodate ambizioni.

Forse si arrenderà anche Valerie, al cospetto del nuovo amore del presidente "normale". La storia con l’attrice Julie Gayet (41 anni) non è infatti una banale tresca che si può chiudere in una scatola e dimenticare in cantina, ma - a mettere insieme i pezzi - è una storia che potrebbe essere iniziata addirittura nel 2012, quando Hollande era appena stato eletto all’Eliseo e la sua ex compagna Ségolène gli presentò la bella Julie. Ma questo poco conta, se la vedranno loro come aggiustare il menage a trois. Quello che sta facendo scervellare mezzo mondo è: ma come fa uno come Hollande ad avere questo successo con l’altra metà del cielo?

Con lui crollano tutti i soliti miti legati agli uomini che non possono contare dalla nascita su un pacchetto estetico al di sopra della sufficienza. Di solito di questa particolare categoria si dice: è bruttarello sì, ma è così intelligente e ironico da risultare pure sexy. Ecco, questo assioma per il presidente francese non vale. Hollande non è mai stato un uomo particolarmente brillante, non ha mai fatto sfoggio di una colta arte oratoria, non ha mai affascinato una platea di persone con il suo eloquio divertente. No, François Hollande è la trasposizione politica di un impiegato del catasto che, in modo ligio, ogni giorno fa il suo compitino, giorno dopo giorno, senza eccedere.

E allora come fa a ritrovarsi con donne così belle e volitive? Mistero. Da qualsiasi parte la si provi a vedere non si trova una risposta, ma forse perché ci si concentra troppo sulla figura di lui, mentre bisognerebbe guardare alle quote rosa della sua vita. Come sono le donne di Hollande? E qui la nebbia fitta comincia a diradarsi.

Il tris di donne del presidente francese è come il super chef di una famosa pubblicità. Dopo aver cucinato per tutto il giorno piatti straordinari, esotici, coreograficamente ed esteticamente sopraffini, torna a casa e si prepara la cena. E cosa si fa? Un uovo al tegamino. Ecco, François Hollande ha il sottile fascino dell’uovo al tegamino. Non è brillante, non è bello, non ha un sapore al di sopra della media, non è trasgressivo, non è sexy, ma è però normale e nutriente. E questo basta.

Facile da maneggiare (un uovo al tegamino cuoce in pochi minuti e senza impegno), il fascino di Hollande (e degli uomini come lui) è quello di rappresentare un usato sicuro, per donne che delle esperienze trasgressive ne hanno abbastanza o che, sempre da queste ultime, hanno ricavato solo batoste.

Nel frigorifero almeno un uovo-Hollande c’è sempre e questo - in una vita di coppia ormai basata sul relativismo imperante, dove le relazioni durano un battito di ciglia - la solidità del tegamino risulta vincente. Non è un caso che i tradimenti di Hollande non siano spot.

Non è un Casanova, non se lo potrebbe mai permettere mancandogli la materia prima, ma rappresenta la carica erotica della tranquillità, il brivido di un amore normale, di quelli che di sabato sempre alla stessa ora senti fischiare sotto la finestra e scendi perché sai che ti porterà a ballare. E François Hollande risponde perfettamente a queste caratteristiche. Il sabato sera fischia sempre sotto la finestra alla stessa ora. E’ un uovo al tegamino, che coccola sobriamente il tuo palato senza chiedere nulla in cambio. Ed ecco perché le donne (certe donne) si accapigliano per lui, perché non è mai lui a lasciare (un uovo al tegamino non sceglie mai), ma bensì viene lasciato.

E’ successo con Ségolène Royal nel 2007, si ripeterà anche con Valerie? Chissà. Questo di certo non ce lo potrà svelare nessuna conferenza stampa. L’affaire Hollande non è ancora chiuso, anche se ormai, sempre restando in tema, la frittata è fatta.




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Francia, la compagna di Hollande resta in ospedale

13 gennaio 2014
17.54

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Roma, 13 gen. (TMNews) – La compagna di François Hollande, Valérie Trierweiler, ha bisogno di riposare e pertanto rimarrà in ospedale: lo ha fatto sapere l’entourage della Premiere Dame, citato da Le Monde.

“I medici ritengono che abbia bisogno di riposare, resterà pertanto ricoverata. Saranno i medici a decidere quando potrà uscire”, ha spiegato il suo entourage all’Eliseo, mentre domani è attesa la conferenza stampa semestrale del presidente francese, prevista per domani alle 16,30. “Ha bisogno di recuperare dopo lo choc che ha subito. Le serve tranquillità”, ha aggiunto il portavoce, mentre circolava la voce che sarebbe stata dimessa oggi.

La giornalista francese, 48 anni, che ha iniziato una relazione con Hollande, di 59, nel 2004, è stata ricoverata venerdì per “un crollo nervoso” dopo le rivelazioni sul magazine Closer della relazione del compagno con l’attrice Julie Gayet, 41 anni.

A.G. SU REPUBBLICA DI STAMATTINA
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI
— «E tu Julie, che hai tanto sostenuto la candidatura di François Hollande durante la campagna elettorale, a che punto sei con lui?». La domanda assassina è stata fatta il 16 dicembre scorso dal presentatore di
Canal+,
Antoine de Caunes. Julie Gayet era andata in tv per promuovere il suo nuovo film,
Âmes de papier.
In palese imbarazzo, l’attrice elude la risposta, ribadendo il suo sostegno politico alla candidata socialista a sindaco di Parigi, Anne Hidalgo. A quel punto l’attore Stéphane Guillon, che recita con lei nella nuova pellicola, scoppia a ridere. «Hollande veniva sul set, ama molto il film. La sua donna (Trierweiler, ndr.) un po’ meno».
Molti sapevano della love story
presidenziale, e alcuni avevano incominciato a parlarne pubblicamente con sorrisetti, battute, allusioni. Durante un’altra trasmissione, Thierry Ardisson aveva chiesto al perfido Guillon: «C’è una voce
sulla presunta relazione tra Gayet e Hollande. Che succede? Cosa dice Valérie Trierweiler?». Altra grassa risata dell’attore. «So soltanto — risponde — che odia il film». Il comico Gaspard Proust aveva poi ironizzano
in un altro programma tv, il 4 gennaio. «La lista dei regali di Natale di Hollande? La filmografia di Julie Gayet». I rumors avevano incominciato a circolare già nella primavera scorsa su Twitter, tanto che l’avvocato di Gayet aveva sporto denuncia contro ignoti. Le voci sono ricominciate in autunno, quando anche il serio
Le Mondeha
parlato di “buchi neri” nell’agenda del Presidente, impegni privati e segreti. Il 18 dicembre,
L’Express
ha invece pubblicato la notizia di “vite separate” di Trierweiler e Hollande all’Eliseo. Secondo il settimanale, la première dame se ne stava sempre più reclusa nell’ala est del palazzo presidenziale non frequentando quasi mai le
stanze del Presidente.

GINORI STAMANE SU REPUBBLICA
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI
— «Non ho niente da dire, il contratto d’affitto di quell’appartamento non è a nome mio, e sono pronto a querelare chi continuerà a tirarmi in ballo». Clic. Michel Ferracci tronca la telefonata. Protagonista della serie televisiva
Mafiosa,
l’attore è stato condannato a 18 mesi di carcere con condizionale nel processo per la bisca di lusso “Cercle Wagram”, collegata alla gang corsa Brise de Mer. «Sono solo un attore, non un delinquente» aggiunge Ferracci, il cui nome è sul cassetta della posta e sull’utenza telefonica del 20 rue du Cirque, l’alcova usata da François Hollande e Julie Gayet.
L’appartamento risulta intestato all’ex moglie di Ferracci, Emmanuelle Hauck, amica e collega di Gayet. La coppia si è separata sei anni fa. Hauck si è poi risposata con François Masini, personaggio noto nella criminalità corsa, ucciso nel maggio scorso durante un regolamento di conti. Hauck è anche amica della vedova Richard Casanova, fondatore di Brise de Mer. Per smentire la svolta noir della love story presidenziale è dovuto intervenire ieri l’ex marito di Gayet, lo scrittore e sceneggiatore Santiago Amigorena. «Gayet — ha detto — non ha alcun legame con la criminalità organizzata corsa».
Sono soltanto coincidenze, per quanto spiacevoli, giurano all’Eliseo. Come minimo, il presidente ha peccato d’ingenuità, fidandosi delle amicizie della sua nuova fiamma. È solo uno dei tanti misteri intorno alla casa di rue du Cirque, 100 metri quadrati al quarto piano di un elegante palazzo. Un’alcova strategica, a cento metri dall’Eliseo, che secondo
Valeur Actuelles
sarebbe stata frequentata in passato anche dall’ex presidente Jacques Chirac. Il settimanale di destra ha tirato in ballo uno dei «nomi grossi del Cac 40», l’indice borsistico francese. Secondo alcuni media si tratterebbe del magnate François Pinault, grande amico di Chirac. A complicare le cose, Pinault, appassionato di arte, è azionista della società di produzione di Gayet, “Amarante International”. Un’altra insinuazione pesante per il “nemico dei padroni”, quel Presidente socialista
che aveva promesso di voltare pagina con gli scambi di favori tra politica ed élite economica. Pinault ha inviato una smentita a tutti i giornali, mentre il vero proprietario è uscito ieri allo scoperto. È un ex commerciante, Jean-Pierre Discazeau, 71 anni, oggi pensionato a Biarritz. «Ho abitato in quella casa dal 1962 al 2003» ha raccontato Discazeau. «Non ho mai avuto problemi con la mia inquilina» ha aggiunto a proposito di Emmanuelle Hauck che ha vissuto nell’appartamento con i due figli avuti da Ferracci.
Inseguendo le tesi complottistiche si finisce davanti al portone azzurro dove il 30 dicembre scorso è entrato Hollande indossando il casco. Il palazzo è in uno dei quartieri più sicuri di Francia. Tra l’Eliseo e place Beauvau, sede del ministero dell’Interno. «Da me vengono a prendere il caffè i poliziotti
quando finiscono il turno» racconta il padrone del bistrot all’angolo della strada. C’è la più alta densità di forze dell’ordine per metro quadrato. Possibile che il presidente frequentasse segretamente la sua alcova passando davvero inosservato? Nonostante le precauzioni, un giro dell’oca tra macchina presidenziale e scooter per percorrere appena 130 metri, è difficile immaginare che nessuno fosse al corrente delle scappatelle segrete di Hollande.
Mentre non mancano sul web le domande su un presidente con il motorino che lascia incustodita la valigetta nucleare, l’interrogativo più evidente è sulla clamorosa falla nella sicurezza intorno al capo di Stato. «Avrei potuto uccidere tranquillamente il presidente» racconta Sébastien Valiela, il paparazzo che ha firmato il servizio di
Closer.
Il fotografo ha affittato un appartamento di fronte al 20 rue du Cirque per fare il suo scoop. «Non c’era praticamente sicurezza» ricorda. Hollande veniva depositato dalla sua guardia del corpo, dopo un semplice controllo della strada e del palazzo. Poi veniva
lasciato solo per la notte, in un condominio chic ma non per questo al riparo da rischi. «La sicurezza del presidente non è mai stata minacciata» ha risposto a
Le Monde
il ministro dell’Interno, Manuel Valls, uomo più popolare del governo e al centro di altre insinuazioni su una “trappola al miele” tesa a Hollande. Il Gspr (groupe de sécurité de la la Présidence de la République) è autonomo dal ministero, ha ricordato Valls. Ma intanto l’attuale dirigente del Gspr, Sophie Hatt, è già stata convocata a place Beauvau per dare conto dell’accaduto. Forse sarà lei la prima a pagare a in questa storia ancora tutta
da chiarire.

A.G. SU REPUBBLICA DI STAMATTINA
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI
— Valérie Trierweiler non esce ancora dall’ospedale dov’è ricoverata da venerdì, giorno delle rivelazioni sul flirt tra François Hollande e l’attrice Julie Gayet. La première dame sarebbe «molto provata» e sottoposta a una «cura del sonno». Trierweiler ha saputo della pubblicazione delle foto compromettenti il giorno prima dell’uscita in edicola di Closer, giovedì sera. Ed è stato lo stesso Hollande, riferisce le
Parisien,
che l’ha informata dello scoop che stava per abbattersi sull’Eliseo. Nella coppia presidenziale c’è stata «una discussione senza grida, né urla», ricostruisce il quotidiano parigino secondo cui la première dame sarebbe «pronta a perdonare » il presidente, e comunque non si rassegna ancora alla fine della loro lunga relazione.
Una degenza che prosegue a
oltranza, mentre ieri l’entourage di Trierweiler ha dovuto nuovamente smentire le voci su un gesto estremo della compagna del presidente, che avrebbe provocato l’ospedalizzazione. Oggi pomeriggio Hollande incontrerà oltre cinquecento giornalisti per la conferenza stampa di inizio anno all’Eliseo. Un appuntamento solenne con i media che doveva servire a presentare le nuove riforme del governo, in particolare sull’economia, ma che sarà in parte oscurato dalle inevitabili domande sulla love story del presidente.
Il leader socialista ha diramato venerdì mattina un comunicato di poche righe non smentendo la notizia di
Closer,
che intanto ha dovuto ristampare varie volte il suo numero speciale in edicola, superando le 300mila copie. Hollande ha chiesto «rispetto per la sua vita privata» in quanto cittadino. Una difesa ormai insostenibile, dopo il “
coup de blues”,
il colpo di stress, di Trierweiler ricoverata, e le tante domande intorno alla mancata sicurezza di un presidente che si fa portare di nascosto in motorino per raggiungere l’amante in un appartamento privato di dubbia appartenenza.
Nonostante la Francia non abbia una tradizione anglosassone di trasparenza sulla vita privata, per Hollande sarà difficile evitare le domande più imbarazzanti. Il presidente ha davanti un’agenda che complica tutto. Il 24 gennaio ha in programma la sua prima visita in Vaticano e l’11 febbraio deve andare alla Casa Bianca dov’era attesa anche la “
first girlfriend”
Trierweiler (non sono sposati). Il leader dell’opposizione, Jean-François Copé, denuncia il «danno per
l’immagine della Francia nel mondo» e ricorda la promessa di Hollande in campagna elettorale di mettere fine alla confusione tra vita pubblica e privata del suo predecessore, Nicolas Sarkozy. L’ex presidente è il vincitore politico delle rivelazioni di
Closer.
«Hollande ha tradito la promessa di essere un presidente esemplare », avrebbe detto Sarkozy secondo
Le Monde,
che cita il suo entourage. Per ironia del destino,
il capo di Stato si ritrova nella stessa situazione del suo ex rivale nel gennaio 2008. L’allora presidente era interrogato dai media nella conferenza stampa all’Eliseo dopo la pubblicazione di foto di lui e Carla Bruni mano nella mano a Eurodisney. Anche in quel caso arrivò la domanda scontata. «Con Carlà è una cosa seria», aveva risposto Sarkozy, accusato di parlare come nelle chiacchiere al bar. Dotato di spigliata
ironia, Hollande potrebbe sperare di cavarsela con humor. Ma i contesti sono diversi. Sei anni fa, Sarkozy era già divorziato e si sarebbe risposato qualche mese dopo con la nuova fidanzata. Per Hollande la situazione appare oltremodo ingarbugliata. Ci vorrà più che una battuta per liquidare il nuovo
affaire
in
cui si è cacciato.
(a.g.)