Liv.Z., Il Sole 24 Ore 11/1/2014, 11 gennaio 2014
DOPO L’AUMENTO EXOR PASSA DAL 10% AL 7% DI ALPITOUR
La famiglia Agnelli scende ancora nel capitale di Alpitour, dopo aver ceduto nel 2012 il 90% della compagnia turistica ai fondi di private equity Wise e J.Hirsch. La finanziaria torinese Exor, come anticipato ieri da Radiocor, ha ridotto la propria partecipazione dal 10 al 7% a seguito di un aumento di capitale da 6,7 milioni concluso nei giorni scorsi. Gabriele Burgio, presidente e ad del gruppo, ha invece rafforzato la propria posizione dall’1 al 3%. L’ulteriore riduzione della quota in Alpitour, così come la cessione prima dell’estate di Sgs, si inserisce nella strategia della finanziaria torinese di focalizzare il business sulle partecipazioni principali di rilevanza internazionale, ovvero Fiat/Chrysler, Cnh Industrial e Cushman & Wakefield. «Con l’aumento di capitale (da 17,8 a 24,5 milioni di euro nominali su un totale capitale versato di 100 milioni, ndr) abbiamo voluto dare il segnale a management, clienti e fornitori che la società ha basi solide» spiega Burgio. Il gruppo, con i marchi Alpitour, Francorosso, Villaggi Bravo, Karambola, Viaggidea e la compagnia aerea Neos, ha chiuso il bilancio al 31 ottobre 2013 con un fatturato a 994 milioni, in calo dai 1055 del 2012 per il cambio di perimetro dovuto alla chiusura di alcuni marchi. La quota di mercato è cresciuta dal 14,5 al 16,5%.