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 2014  gennaio 11 Sabato calendario

HOLLANDE IN CRISI D’IMMAGINE ORA AFFRONTA L’«AFFAIRE GAYET»


PARIGI. Dal nostro corrispondente
In Francia non si erano ancora sopite le polemiche su censura e libertà d’espressione - dopo la decisione della magistratura di confermare il divieto, chiesto dal ministro dell’Interno, alle esibizioni dell’umorista antisemita Dieudonné - che già si è aperto un nuovo dibattito sulla tutela della vita privata dei personaggi pubblici.
A rilanciare la questione è un servizio pubblicato dal settimanale Closer - magazine "people" del gruppo Mondadori - su una presunta relazione extraconiugale del presidente François Hollande. Extraconiugale per modo di dire, visto che Hollande (59 anni) non si è mai sposato. Né con l’ex candidata alle primarie socialiste per l’Eliseo, Ségolène Royal - con la quale ha avuto quattro figli e dalla quale si è separato nel 2007 - né con quella che ufficialmente è ancora la sua compagna, e quindi "primadonna" di Francia, la giornalista Valérie Trierweiler (48 anni).
La nuova passione del presidente sarebbe l’attrice Julie Gayet (41 anni), sposata e separata dallo scrittore argentino Santiago Amigorena, da cui ha avuto due figli. François e Julie si incontrerebbero in un appartamento al 20 di rue du Cirque, a due passi dall’Eliseo e dagli uffici della casa di produzione della Gayet, al 54 di Faubourg-Saint-Honoré (la presidenza è al 55). In realtà le foto pubblicate dal settimanale - che per l’occasione ha stampato 600mila copie - non ritraggono mai i due insieme e neppure si vede mai il volto di Hollande. Ma quello, riconoscibilissimo, della sua guardia del corpo. Che gestisce le entrate e le uscite di un uomo con il casco, presumibilmente Hollande, il quale viene portato e ripreso da un autista in scooter. E che la mattina del primo dell’anno si è gentilmente presentato con un sacchetto di brioches.
Hollande non ha smentito l’informazione, ma ha denunciato - da cittadino e non da presidente - la violazione della privacy, riservandosi non meglio precisate iniziative giudiziarie. La Gayet, dal canto suo, ha ottenuto, tramite i propri avvocati, che l’informazione venga eliminata dal sito di Closer. Nessuno dei due ha chiesto il sequestro della pubblicazione, ed è d’altronde abbastanza raro che una simile domanda venga accolta dal Tribunale (a meno che non ci siano gravi rischi per l’ordine pubblico).
Voci sulla relazione giravano da mesi, e nel marzo scorso l’attrice aveva già presentato una denuncia contro ignoti. Ma nessuna testata, proprio in nome del rispetto della vita privata (e in assenza di "prove provate"), si era azzardata a diffonderle.
Ora il Paese si interroga nuovamente sui confini tra pubblico e privato, sulla frontiera tra riserbo e omertà. In un Paese dove i presidenti hanno spesso avuto una vita sentimentale alquanto movimentata: il socialista François Mitterrand, la cui relazione segreta con l’ex conservatrice del museo d’Orsay Anne Pingeot è stata resa pubblica solo nel 1994 (quando la figlia avuta con Anne, Mazarine, era ormai ventenne); Jacques Chirac, soprannominato dai collaboratori "cinque minuti doccia compresa"; Nicolas Sarkozy, con l’incrocio tra la separazione da Cecilia e l’ufficializzazione della storia con Carla Bruni proprio nei mesi dell’elezione alla presidenza.
Quasi tutti i leader politici, della maggioranza e dell’opposizione, hanno espresso la loro solidarietà a Hollande, ribadendo la necessità di un rigoroso rispetto della vita privata, e lamentato gli eccessi della "stampa spazzatura".
Ma il problema, oggettivamente, si pone. Sia pure in maniera anonima, persino alcuni collaboratori di Hollande si preoccupano per l’impatto che queste rivelazioni possono avere su un’opinione pubblica profondamente critica e sfiduciata (alle prese con una disoccupazione che non si ferma e un’economia che stenta a ripartire). E sull’immagine di un presidente che già ha grossi problemi di autorevolezza, di "standing", a pochi giorni dall’appuntamento con la conferenza stampa semestrale (martedì prossimo). E dalla visita al Papa (il 24 gennaio).
Senza dimenticare che l’opposizione socialista aveva a suo tempo criticato duramente Sarkozy per il versante un po’ frivolo e mondano delle sue abitudini di vita, il cosiddetto "côté bling-bling". Bisognerà verificare nei prossimi giorni come i francesi reagiranno alla relazione segreta del loro presidente con un’attrice, per quanto schiva e politicamente impegnata (ovviamente a sinistra).