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 2014  gennaio 11 Sabato calendario

NASCE IL GIORNALE SCRITTO DALLA CASTA

MONDIALE –

New York Le firme ci sono già e sono famose e potenti. Barack Obama, An­gela Merkel, Tony Blair, il Dalai La­ma, Bill Gates e altri ancora saranno gli editorialisti del nuovo progetto della regina delle news digitali negli Stati Uniti e oltre, Arianna Huffin­gton. Assieme al miliardario e investi­tore Nicolas Berggruen, a capo di un think tank che raccoglie i contributi di leader mondiali, la giornalista ha ideato un nuovo sito, il World Post che darà voce ai potenti del mondo. Così, per capire il Brasile alla sfida del­le Olimpiadi di quest’anno, il lettore potrà leggere l’ex presidente del Pae­se, Fernando Henrique Cardoso, o se volesse approfondire la questione della disoccupazione giovanile in Eu­ropa, potrebbe trovare le riflessioni dell’ex premier greco George Papan­dreou. I grandi della terra sono riuniti in un unico sito per commentare gli eventi politici e sociali. Il Guardian , presentando il nuovo sito, lo ha defi­nito la pubblicazione per l’1% della popolazione. Arianna Huffington pe­rò ha in mente anche altro: il piano, ha spiegato, è quello di dare spazio al­le idee dei leader, alle voci influenti, pubblicate accanto a quelle di giova­ni e lettori che di solito non hanno una piattaforma.
Al progetto non manca sicuramen­te l’abbondanza di nomi importanti, e non soltanto tra le firme. Nel board editoriale siedono Eric Schmidt, am­ministratore delegato di Google, e Pierre Omidyar, presidente e fonda­tore di E-Bay, che aiuteranno con idee e progetti.
Il World Post sarà presentanto que­sto mese al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, e il suo debutto si annuncia già in grande stile: un’in­tervista al presidente cinese Xi Jinping e i contributi delle robuste fir­me dovrebbero portare i visitatori del sito a 12 milioni nei primi giorni.
É un inizio ambizioso nell’era della tanto dibattuta crisi dei media, men­tre negli Stati Uniti aumenta il nume­ro di giornalisti di fama che lasciano le testate tradizionali per tentare nuo­ve avventure editoriali. Glenn Gre­enwald, che ha firmato per il Guar­dia­n le inchieste basate sui documen­ti forniti da Edward Snowden, ha lan­ci­ato un progetto di giornalismo inve­stigativo con la sua First Look Media, che ha ricevuto 50 milioni di dollari da Omidyar. Il presidente di E-Bay, coinvolto anche nel futuro di World Post, non è l’unico uomo d’affari a in­vestire oggi in un mercato troppo spesso dato per spacciato: basti pen­sar­e alla recente acquisizione da par­te di Jeff Bezos, fondatore di Amazon,
del Washington Post.