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 2014  gennaio 11 Sabato calendario

KATE MOSS, L’ICONA CHE HA FATTO DEL CORPO UN’OPERA D’ARTE


Non è la più bella del mondo e nemmeno la mia preferita. Se parliamo di perfezione ed equilibrio Claudia Schiffer continua a rappresentare l’ideale assoluto. Ma ancora mi perdo dietro a Monica Bellucci, alle sue forme morbide e il suo sguardo complice, nonostante l’età non più verde. Avrei quasi paura ad accettare un suo invito a cena: è lei a sostenere il gioco, il carisma senza pari rischia di metterti all’angolo, la partita la conduce lei e la vince. Il maschio si riduce a poca cosa, mero accessorio transeunte. E per i pochi ancora convinti su dove stia il sesso forte, questa partita continua a essere davvero troppo difficile. Il 16 gennaio Kate Moss compie quarant’anni. Quarant’anni e non sentirli. Ancora si mangia qualsiasi top model ventenne, altro che imperfezioni, i nei, il piccolo seno e qualche ruga. Per Kate si sono scomodati artisti e sociologi, scrittori e i più grandi fotografi del pianeta. Hanno visto, detto e scritto che lei incarna l’ultima icona del nostro tempo,l’eterno femmineo degli ultimi 25 anni, il simbolo del passaggio dal conservatorismo thatcheriano al labourismo blairiano. E poi, l’equivalente nella moda di ciò che è stata la Young British Art nella cultura visiva; sorella illegittima della generazione acida di Trainspotting ; amante dell’alternativo a tutti i costi, in particolare nel mondo del rock and roll, notturno, irregolare e un po’ tossico. Lo scatto rubato, in cui sniffava coca a un party, dopo aver fatto il giro del mondo è scomparso dall’immaginario mediatico, e alla storia turbolenta con Pete Doherty, autoproclamatosi l’Arthur Rimbaud dei club londinesi, ha fatto seguito quella forse meno impegnativa con Jamie Hince dei Kills. Ma insomma, non insegue miliardari del jet set internazionali o vip invecchiati: continuano a piacerle gli uomini difficili, fragili figli di puttana, con cui litigare furiosamente e poi fare pace non senza rancore.
Per celebrarne il compleanno, insieme al proprio sessantesimo anniversario, la rivista Playboy l’ha eletta a coniglietta sempiterna. Assoluta ma in qualche modo possibile. E lei, con la generosità che la contraddistingue grazie a uno splendido rapporto con il suo corpo, non ha esitato ancora una volta a posare completamente nuda per l’obiettivo di Mert Alas e Marcus Piggott in un servizio di 18 pagine destinato a fare la storia. Omaggio non autorizzato, invece, quello che le dedica Russel Marshall, pittore e illustratore, che alla London’s Imitate Modern Gallery per circa un mese espone dieci immagini serigrafate tratte da famose foto, in uno stile vagamente warholiano, con tiratura abbastanza alta e disponibili a prezzi tutto sommato contenuti. C’è da scommettere, fosse ancora vivo il guru della Pop Art, l’avrebbe firmato lui un ritratto della magnetica Kate, inserendola così nel pantheon definitivo delle celebrities immortali, accanto a Marilyn Monroe e Liz Taylor. Visto che ciò non è possibile, ci ha pensato Banksy, erede accreditato di Andy, a realizzare il fake più attendibile sul volto della modella.
D’altra parte non c’è oggi donna sul pianeta che abbia ricevuto più tributi dal mondo dell’arte. E i nomi fanno impressione, a cominciare dal leggendario Lucien Freud che l’ha ritratta completamente nuda sdraiata sul canapé nel suo studio, dove sono entrati davvero in pochi. E pare proprio che in cambio abbia accettato di disegnare i due angeli che si è fatta tatuare poco sopra il fondoschiena. I quasi coetanei di Sensation la adorano letteralmente: lo scultore Marc Quinn l’ha trasformata in una sirena, Damien Hirst è intervenuto con un’operazionedi morphing sul suo volto, Tracey Emin l’ha disegnata in posa languida e intima. E poi l’iperrealista Chuck Close, il brasiliano Vik Muniz, il concettuale Richard Prince e l’aggressiva pittrice Stella Vine. Tutta gente le cui opere costano un sacco di soldi e sono esposte nei musei di tutto il mondo.
Guardando il suo corpo nudo ci accorgiamo che ben poco è cambiato da quando quindicenne giocava sui set dimostrando un carisma senza pari. Nessuna modella ha mai accettato di posare in competo desabillé quanto lei. Un corpo che ha stravolto i canoni consueti della bellezza imponendosi come del tutto inimitabile. Chi pensa che la donna sia la creatura più meravigliosa e perfetta dell’universo le deve molto,nonostante siamo in molti a credere che Kate sia più un icona e non una ficona.
Buon compleanno, dea dell’ universo.