Fulvio Ventura, il Messaggero 11/1/2014, 11 gennaio 2014
PARLA IN CHAT CON LA RAGAZZA E SI IMPICCA DENTRO CASA
IL DRAMMA
«Ho preso una decisione importante». Cinque parole: le ultime di una vita. Giovedì sera un giovane di ventisei anni di Tivoli ha usato Facebook, preda di chissà quali angosce, per annunciare alla fidanzata quello che covava dentro: la volontà fermissima di uccidersi. La ragazza, pensando semplicemente che lui volesse lasciarla, si è precipitata a casa della vittima. Voleva parlare di sentimenti, immaginava ancora giorni da passare insieme e invece ha trovato un uomo che dopo aver affidato il messaggio estremo alla tastiera a al video di un computer - strumenti di un mondo che può condurre ovunque senza curarsi di nessuno - si era legato il cavo di un’antenna attorno al collo e si era impiccato alla ringhiera di una scala a chiocciola.
NEL CENTRO STORICO
La tragedia è accaduta in un’abitazione nel centro storico di Tivoli. Il giovane, quando è arrivata la ragazza, era già morto: collo spezzato e soffocamento. Dietro al folle gesto ci sarebbero motivi sentimentali, una crisi tra i due, ma sembra che il ventiseienne da tempo soffrisse di depressione. La discussione con la fidanzata, così, potrebbe essere stata solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo di paure e problemi. Pochi istanti prima di togliersi la vita l’uomo, che da pochi giorni aveva compiuto gli anni, stava parlando su internet, attraverso la chat del popolare social network Facebook, proprio con la ragazza. Nella conversazione, stando ai primi elementi raccolti dalla polizia, ci sarebbe stata proprio quela frase: «Ho preso una decisione importante».
LA CORSA DELLA RAGAZZA
La ragazza, preoccupata perché pensava di essere lasciata, è subito corsa a casa sua. Nel frattempo, però, il giovane ha staccato il cavo dell’antenna del televisore che aveva in camera e, dopo aver fatto un cappio, ha legato l’altra estremità del filo alla ringhiera di una scala a chiocciola interna all’abitazione, un edificio di più piani vicino al Duomo di Tivoli. Un’operazione compiuta tanto velocemente quanto silenziosamente perché il padre, presente su un altro piano della casa in quel momento, non si è accorto di nulla. La fidanzata nel frattempo si stava precipitando a casa del suo «amore», col cuore in gola, preoccupata per le sorti della storia, ma mai avrebbe potuto pensare di trovarsi davanti a una simile tragedia. Arrivata nell’abitazione è subito corsa in camera sua e ha trovato il corpo del fidanzato impiccato alla scala a chiocciola. Subito ha urlato e chiamato il padre del giovane. Insieme l’hanno slegato e adagiato in terra chiamando immediatamente i soccorsi. Mentre attendevano l’arrivo dell’ambulanza hanno provato a rianimarlo, ma tutto è stato inutile.
LA DEPRESSIONE
Il giovane non avrebbe lasciato né lettere né messaggi sul computer, che era rimasto acceso. Stando ai primi elementi raccolti dal commissariato di Tivoli, diretto da Mariella Chiaramonte, il ragazzo non aveva mai manifestato intenzioni di compiere un simile gesto. Da tempo, però, sembra che non stesse bene e che soffrisse di depressione. Non riusciva a trovare lavoro e nel passato c’erano stati anche problemi di droga, tanto che già era conosciuto alle forze dell’ordine.
Per fare luce sulla vicenda la Procura di Tivoli ha sequestrato il computer del ragazzo, nel caso servisse di ricostruire la conversazione e altre chat che magari in quel momento poteva avere aperte. La salma, come da prassi, è stata messa disposizione dell’autorità giudiziaria ma ancora non si sa se verrà compiuta l’autopsia o se sarà subito restituita alla famiglia per i funerali. Sulla scena del suicidio sono intervenuti anche gli agenti della polizia scientifica per i rilievi e gli accertamenti di rito.
Fulvio Ventura