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 2014  gennaio 11 Sabato calendario

SEMBRA UN TEATRINO E VALÉRIE SARÀ FURIOSA


[Georges-Marc Benamou]

Georges-Marc Benamou, lei è stato confidente e «penna» di François Mitterrand, consigliere di Nicolas Sarkozy, conosce l’Eliseo e i francesi. La relazione di Hollande riguarda solo la sua vita privata, come lui sostiene, o ha un’importanza politica?
«Personalmente sarei per il rispetto della vita privata, che è stata a lungo una tradizione francese. Ma i tempi sono cambiati. Valéry Giscard d’Estaing poteva avere un incidente in macchina alle cinque del mattino, solo con una donna, forse Sylvia Kristel, e nessuno diceva niente. François Mitterrand faceva paura: si sapeva già nel 1981, quando è stato eletto, che aveva un cancro e una figlia segreta, ma tutti hanno taciuto spaventati dal suo potere e la verità si è scoperta quasi 14 anni dopo. Ai tempi nostri i presidenti sono deboli, si fanno scoprire subito».
Quali conseguenze per la funzione presidenziale?
«È un colpo duro, perché come diceva Renan i francesi hanno tagliato la testa al re e da quell’evento non si sono mai ripresi. La Francia è un Paese profondamente monarchico, il presidente monarca deve mantenere una certa solennità. In questo Hollande ripete gli stessi errori di Sarkozy».
Cioè?
«A Sarkozy, quando ero suo consigliere, ripetevo la teoria di Ernst H. Kantorowicz, autore de I due corpi del Re (edito in Italia da Einaudi, ndr ): il re ha un corpo simbolico e un corpo reale, e quest’ultimo va mostrato il meno possibile. Ma Sarkozy non mi ascoltava. Si è fatto fotografare a Disneyland con Carla e la futura suocera, un disastro».
E Hollande, adesso?
«Tiene il casco in testa per non farsi riconoscere, usa lo scooter, e poi quella guardia del corpo con i croissant... Il problema non è l’amante, è la trivialità della situazione. Siamo nel vaudeville , più che nella monarchia presidenziale».
Conosce Julie Gayet?
«Sì, ho prodotto un film, Alias Caracalla , nel quale Gayet interpreta la madre del resistente Jean Moulin. Viene dall’alta borghesia, è figlia di un grande medico. Un carattere forte, più preoccupata della sua società di produzione e del business che della carriera di attrice. È una donna dura, e questo tratto la accomuna a Ségolène Royal e Valérie Trierweiler».
Come reagirà la «première dame» ?
«È il vero cuore della questione. Hollande non ha smentito, quindi Trierweiler è umiliata pubblicamente. Dicono di lei che è convinta di essere stata, con i suoi consigli, l’artefice dell’elezione di Hollande: all’Eliseo in questo momento staranno cercando soprattutto di contenere la sua rabbia per non fare esplodere tutto».
S. Mon.