Michela Tamburrino, La Stampa 11/1/2014, 11 gennaio 2014
LORELLA DE LUCA POVERA MA BELLA
Era bella, proprio bella e poveri, in quegli anni del Dopoguerra e della ricostruzione, lo erano un po’ tutti. Lorella De Luca ha legato il suo nome a quello di Marisa, la protagonista del film di culto Poveri ma belli di Dino Risi che la portò ad essere una piccola star ad appena un anno dal debutto cinematografico nientemeno che con Fellini ne Il bidone.
Aveva 16 anni, viso acqua e sapone, con naturalezza si specializzò nel personaggio della ragazza ingenua, una specie di Sandra Dee italiana, che ripropose in una serie di commedie di successo: Il medico e lo stregone (1957) di Mario Monicelli con Vittorio de Sica e Marcello Mastroianni, Domenica è sempre domenica (1958) di Camillo Mastrocinque, Primo amore (1958) di Mario Camerini e molti altri. Sempre nel ’58 con la coprotagonista di Poveri ma belli, Alessandra Panaro, approda in tv come valletta di Mario Riva nel mitico Musichiere.
Passa per i film-peplum tanto in voga in quegli anni, fino all’incontro con Duccio Tessari nel film Una pistola per Ringo con Giuliano Gemma. Un incontro che le porterà dieci film e un matrimonio nel 1971, naturale sbocco di una grande storia d’amore dalla quale nascono due figlie.
Dopo una lunga assenza dal grande schermo, torna nel 1993 in Bonus Malus con Bisio, Pieraccioni e Ceccarini. Sarà l’ultimo film perché un anno dopo, si ammala gravemente, proprio nell’anno della morte di suo marito. Un tumore al cervello che venne operato, sembrava con successo ma che nel 2010 si ripresentò rendendola completamente cieca.
«La vita mi ha dato tanto - aveva detto recentemente - un marito stupendo, due figlie adorabili, una carriera invidiabile. Ma tre anni fa, quando ho perso la vista, all’improvviso si è ripresa tutto. Tutto. Tutto». Lorella De Luca viveva da tempo a Santa Marinella sul litorale laziale. I funerali si svolgeranno oggi alle 16 nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli a piazza del Popolo a Roma.