R. E., La Stampa 11/1/2014, 11 gennaio 2014
LA CRISI DEL TABACCO NEL 2013 IL FISCO HA PERSO 730 MILIONI
Nel corso del 2013 l’Erario ha perso 730 milioni di mancate imposte sulla vendita di tabacco. Sono i calcoli della Fit, la Federazione Italiana Tabaccai, che denuncia un mercato in caduta libera a causa di contrabbando, contraffazione, sigaretta elettronica e crisi economica. Negli ultimi 10 anni, si è registrata infatti una contrazione delle vendite di circa 21 milioni di chilogrammi, di cui oltre 10 milioni solo tra 2011 e 2013. «Il crollo delle vendite nuoce drammaticamente non solo alle casse dello Stato ma anche a quelle delle nostre tabaccherie» dice Giovanni Risso, presidente della Federazione.
Secondo l’associazione di categoria, il calo si deve a contrabbando, contraffazione, diffusione della sigaretta elettronica e crisi economica. Nel settore lavorano 56 mila aziende e quasi 150 mila lavoratori. Aziende che, sottolinea ancora la Fit, oggi si trovano a far fronte ad oltre 100 milioni di euro di mancati incassi che, a loro volta, avrebbero generato non meno di 30 milioni di imposte.
Ieri il ministero dell’Economia ha diffuso i dati su tutte le entrate fiscali. Tra gennaio e novembre 2013 le entrate totali sono ammontate a 356,6 miliardi, 21 in meno rispetto allo stesso periodo del 2012, con un calo del 5,6%. Il gettito Irpef si è attestato a 144 miliardi (-7,7 miliardi, pari a -5,1%). L’Irpef versata a 14,3 miliardi, con un crollo di 8,2 miliardi (-36,4%). L’Ires a 22 miliardi (-13,7) con una contrazione del 38,2%. Dati che però il ministero giudica poco significativi, considerando il differimento a dicembre del secondo acconto 2013.
Rendendo omogenei i dati del 2013 rispetto a quelli del 2012 il panorama cambia infatti totalmente. Il gettito complessivo risulta di 381,5 miliardi, in aumento dell’1%. E ricostruire il dato di novembre tenendo conto dei dati provvisori relativi ai versamenti dell’acconto di dicembre, l’Irpef versata in autoliquidazione presenta un calo limitato a 2,5 miliardi (-11,1%) rispetto allo scorso anno. Stesso dicasi per l’Ires. Includendo i versamenti del mese di dicembre, il gettito 2013 mostrerebbe una crescita sostenuta di circa 3,9 miliardi (+10,8%). Un risultato dovuto in parte proprio agli incrementi delle percentuali del secondo acconto dell’imposta sulle società (130% per banche e assicurazioni e 102,5% per le imprese).
[R. E.]