S. RIZ., La Stampa 11/1/2014, 11 gennaio 2014
A NORD-EST COSÌ VICINI COSÌ DIVERSI – [IL CASO SAPPADA]
Stanno dentro un cerchio di una trentina di chilometri, parlano tutti tedesco e vivono in mezzo alle montagne. Eppure per Dna sono agli antipodi: 23 volte più diversi tra loro di portoghesi e sloveni. Le genti di Sauris, Timau, Sappada – paesi delle Alpi Orientali, tra Veneto e Friuli – sono l’esempio più clamoroso della frammentazione genetica italiana.
A sorprendere è la loro capacità di resistere, diversi e unici, anche nel mondo iperconnesso e globalizzato. Merito degli ostacoli fisici e delle montagne che li dividono. Ma anche, forse, di pochi matrimoni «misti», che hanno mantenuto la purezza di queste comunità antiche.
La loro origine sarebbe incredibilmente antica, tra paleolitico e neolitico, quando l’Italia divenne rifugio per molti popoli che migravano da Nord. Un indizio viene proprio da Sappada. Nel paesino in provincia di Belluno sembra prevalere un ceppo genetico molto particolare, detto Aplogruppo K: lo stesso presente nel Dna di Ötzi, la mummia del Similaun ritrovata nelle Alpi Venoste nel 1991 e risalente al 3.300 avanti Cristo.
[S. RIZ.]