Luca Sofri, La Gazzetta dello Sport 12/1/2014, 12 gennaio 2014
IL CINESE CHE VUOLE IL NEW YORK TIMES È SOLO UN MITOMANE
Molti quotidiani italiani hanno raccontato un’impressionante e macabra storia per cui uno zio del dittatore della Corea del Nord, fatto uccidere per rivalità di potere da suo nipote, sarebbe morto «sbranato da cani randagi» davanti agli occhi del nipote stesso. Seguivano dettagli sulla scena e sulla vicenda. Ma la notizia, circolata su altri media internazionali poco attendibili, è stata messa da subito in dubbio da siti di news più autorevoli ed è stato il «New York Times» a pubblicare la prima ricostruzione – ne sono seguite molto altre – sulla sua probabile falsità. L’unica fonte era uno screditato giornale cinese, e secondo ipotesi successive, l’origine sarebbe un giornale satirico che si sarebbe inventato tutto. Lo stesso è avvenuto con l’annuncio di un ricco imprenditore cinese che ha annunciato di volere comprare il «New York Times»: la notizia in questo caso era vera, ma la maggior parte dei media mondiali ha spiegato che l’uomo è un tipo piuttosto bizzarro e mitomane, e che nessuna ipotesi realistica sulla vendita esiste. Ma i giornali italiani l’hanno invece trattata come questione concreta. Dopo che la sua offerta era stata presa poco sul serio, lo stesso imprenditore ha annunciato di voler comprare il «Wall Street Journal».