Stefano Semeraro, La Stampa 10/1/2014, 10 gennaio 2014
IL CAMPIONE IN AFFITTO, L’ULTIMA FRONTIERA USA
Volete noleggiare un ex campione della Nba per fare colpo con gli amici allo stadio? Cenare tête-à-tête con un allenatore da Premier League? Invitare al compleanno di vostro figlio un campione del mondo dei pesi massimi? Coraggio, non è difficile. Basta trovarsi negli States, avere un portafogli pieno - ma neanche tanto - e dare un colpo di telefono a Tiki Barber. L’ex running back dei New York Giants nel 2012 ha fondato Thuzio, un’agenzia di management sportivo che fra i suoi vari servizi offre campioni in affitto, e a prezzi in fondo ragionevoli. Certo, se aspirate a un’oretta di tennis con Federer o a un’uscita in disco con Tiger Woods meglio tentare altre strade – ad esempio una donazione a sei zeri ad una delle loro fondazioni benefiche - ma la scuderia di Thuzio dopo tutto non è malaccio.
Per la modica cifra di 1000 dollari potete giocare una partitella con Tim Hardaway, ex guardia dei Miami Heat e cinque volte All Star della Nba. Per guardare un match a fianco di Cobi Jones, l’ex attaccante del Coventry, e godere dei suoi illuminanti commenti tecnici, dovrete investirne 1500, mentre J.R. Smith, guardia dei New York Knicks (okay, quest’anno non stanno andando benissimo ma magari J.R. può allungarvi il cellulare di Bargnani...) previo esborso di 3000 mila verdoni è disposto a fare da guest-star a un bar-mitzvah o a una comunione in famiglia (dipende dalla religione). Decisamente più cara una cena (6250 dollari) con Avraham Grant, l’ex allenatore del Chelsea: vuoi mettere però il gusto di sparlare con lui di Mourinho?
Per chi è in ristrettezze ma non vuole rinunciare al brivido dell’intimità con la celebrity sportiva ci sono a menù anche prestazioni meno impegnative. Una lezione di tennis con Vince Spadea o Jean-Michel Gambill la si porta via con 250 dollari, un video messaggio personalizzato dell’ex campione del mondo dei pesi massimi Riddick Bowe ne costa 99, praticamente regalato. In meno di due anni di attività con Thuzio Barber, che su ogni comparsata dei suoi rappresentati trattiene il 20 per cento, ha guadagnato 3,5 milioni di dollari, e ora punta a esportare il modello anche al di fuori dell’America. Dove per ora la concorrenza è quasi inesistente. Perché, come ha spiegato a L’Equipe Loic Yviquel, creatore del sito Sponsorise.me che si occupa di fare da tramite fra aziende e sportivi in cerca di finanziamenti, «il problema è che gli atleti non sanno bene che valore dare alla propria attività. Gli americani invece hanno ben chiara l’idea di “prezzo”, e infatti anche in questo campo sono all’avanguardia».
Come competitor di Barber ci sentiamo allora di suggerire Iva Zanicchi. Una che le tasse le porta già nel nome e, nel caso di una scopa con Zoff, o di un taglio di capelli con Balotelli, saprebbe sicuramente dire «okay, il prezzo è giusto».