Vittorio Sabadin, La Stampa 10/1/2014, 10 gennaio 2014
IL BAR DOVE SI PAGA IL TEMPO E NON LA CONSUMAZIONE
Al 388 di Old Street, nel quartiere di Shoreditch, i londinesi hanno un nuovo caffè dove passare il tempo, guardando ogni tanto una vecchia sveglia appoggiata sul tavolo. Da Ziferblat non si pagano infatti le consumazioni, che sono gratis, ma si pagano i minuti che vi si trascorrono.
L’idea, che a prima vista sembra una delle più stupide mai venute in mente a un imprenditore, si è fatta strada in Russia, dove ogni anno si aprono cinque o sei caffè di questo tipo. Dalla Russia è stata esportata in Germania e ora è arrivata a Londra, dove ha forse finalmente trovato persone con la giusta mentalità per un simile esperimento: gli inglesi.
All’ingresso del locale ogni cliente riceve una sveglia e appunta l’ora che segna. Si siede, si serve un caffè dalle macchine a disposizione di tutti, prende una fetta di torta o un frutto, curiosa fra gli scaffali dei libri e salda infine il conto pagando tre penny al minuto trascorso nel locale. Con 3 sterline (3,6 euro) si può dunque passare un’ora e mezza in poltrona, mangiando e bevendo quello che si vuole. Il prezzo è allettante, in una città dove un caffè in piedi da Costa o da Starbucks rischia di costare anche di più. Ma è chiaro che Ziferblat fallirebbe, se tutti ne approfittassero e facessero colazione in un paio di minuti, pagando solo sei penny.
L’esperienza fatta fin qui dice però che questo non avviene. Il locale è strutturato in modo da trattenere i clienti il più a lungo possibile: ci sono un pianoforte, una chitarra, libri, giornali e il wi-fi è gratuito. Si può usare anche la cucina. La speranza di Ivan Mitin, il proprietario, è di trasformare il bar in una comunità che lo rispetta e lo fa crescere. E gli inglesi sembrano essere le persone giuste: sono gli unici che dopo avere finito caffè e plumcake, fanno anche la coda per lavare la tazza e il piatto.