SA.DA., Libero 10/1/2014, 10 gennaio 2014
LE NUOVE REGOLE AI CLUB: BASTA SEZIONI, SI VA NEGLI ORATORI
In tempo di crisi non sono ammessi sperperi. Nemmeno per le sedi dei Club “Forza Silvio”. Così il Cavaliere ha inviato una lettera per dire «basta» alle sedi di partito troppo costose, sul modello delle vecchie sezioni.
Berlusconi dà indicazioni precise per la «ricerca di una sede per gli incontri dei soci dei club». E spiega: «Non è obbligatorio avere una sede fisica permanente aperta al pubblico tutti i giorni (come le vecchie e costose sezioni di partito), ma è necessario attivarsi per individuare una sede dove incontrarsi e svolgere incontri, riunioni, dibattiti». Il Cavaliere consiglia come location «un ufficio messo a disposizione da uno dei soci ovvero una sala riunioni di un albergo, di un ente pubblico, di una istituzione religiosa».
Ok, vedersi per dirsi cosa? L’ex premier ha pensato anche a questo. E detta, nella lettera pubblicata dall’Adn Kronos, l’agenda degli argomenti da approfondire. «È fondamentale far conoscere a quanti più cittadini è possibile quella che è la vera storia di quanto accaduto in Italia negli ultimi anni, in modo particolare a danno del centrodestra e del suo leader e cioè dei veri e ripetuti “colpi di Stato”, messi in atto calpestando il voto degli elettori».
Berlusconi indica in 7 punti la strategia per conquistare nuovi soci azzurri e affrontare le prossime sfide elettorali. Nella prima riunione bisogna parlare della fine anticipata dell’ultimo governo Berlusconi e raccontare nell’incontro successivo la «cronaca di un tranquillo colpo di Stato» aprendo un dibattito sull’argomento. Il confronto va avviato sulla «decadenza dal Senato del leader del centrodestra con una sentenza incredibile che ha consentito al Pd, violando leggi e regolamenti, di rendere incandidabile il suo nemico di sempre, l’ostacolo che ha impedito per vent’anni alla sinistra di conquistare definitivamente il potere». Il terzo incontro servirà a diffondere «la nostra Carta dei valori», che è «la stessa della grande famiglia della democrazia e della libertà in Europa, il Ppe di cui noi facciamo parte dal 1999».
Infine il leader di Forza Italia invita a rispolverare il vecchio metodo della “catena di Sant’Antonio” per fare proseliti: «Un amico indica la preferenza politica di un suo amico, che poi a sua volta indica quella di un altro amico e di un suo conoscente e così via...». Secondo i test effettuati, spiega Silvio, «due-tre persone in due-tre giorni riescono ad individuare la posizione politica di quasi tutti gli elettori della sezione». In questo modo potranno avviarsi i contatti dei «nostri missionari della libertà presso gli elettori che risultino appartenere alla fascia del 40 per cento del non voto e quelli (20 per cento) che appartengono ai movimenti di protesta e dell’antipolitica». Nessuna paura nell’andare a rubare voti ai grillini, consiglia Berlusconi: «Dobbiamo conquistare il consenso di quei milioni di cittadini che non intendono votare perché delusi e disgustati dalla politica» e di «quelli che hanno scelto di votare il Movimento Cinque Stelle». L’obiettivo, conclude Berlusconi, «è di fondare 12mila club in tutta Italia», una missione fondamentale «per raggiungere i milioni di indecisi».
SA.DA.