GQ Dicembre 2013, 10 gennaio 2014
UN PATRIMONIO IN BANCA
C’era una volta il donatore di sperma, un po’ sfigato e sempre in bolletta, che per un centinaio di dollari metteva a disposizione delle banche di settore uno dei suoi pochi talenti. Oggi la carenza di seme sta ponendo grossi problemi all’industria della fecondazione assistita e ha creato un nuovo genere di ricco: il sexual donor. Ad abbattere il numero di donatori, aumentando di conseguenza il valore dell’offerta, sono le leggi che in molti Paesi europei vietano l’anonimato dei donatori. Se non vi spaventa svelare il vostro identikit, il guadagno è assicurato. In Svizzera le quotazioni di un ciclo di donazioni superano i 4.500 euro. Se poi avete una buona istruzione (conta anche questo), un lavoro di successo e siete di bell’aspetto, a Copenaghen (la nuova capitale mondiale del seme) sono disposti a sganciare anche qualche euro in più.