Marino Niola, Il Venerdì 9/1/2014, 9 gennaio 2014
COSÌ, INGOIANDO UNA PILLOLA, CI SI INCORPORA LA PASSWORD
Non riuscite a entrare nella vostra casella di posta? Il vostro conto online vi nega l’accesso perché avete dimenticato la password? Nessun problema. Basta prendere una pillola e la dannata formula alfanumerica apparirà per magia sul telefonino. E tutto grazie alla Edible password pill, la memoria da assumere ogni mattina per via orale.
Brevettata da Motorola, la capsula è entrata di prepotenza nella classifica delle invenzioni dell’anno stilata da Time e da Qualcomm. Si prende appena svegli e il chip si accende con i succhi gastrici. Una volta attivata, la pastiglia emette un segnale specifico da 18 bit, simile a quello dell’elettrocardiogramma, che può essere captato dallo smartphone o dal computer. E poiché Motorola appartiene a Google, molto presto accedere alla propria casella gmail diventerà facile come mandar giù una compressa. Sono poi in arrivo anche tatuaggi elettronici per aprire in un lampo ogni cancello virtuale e nessun Login sarà più un problema.
La pillola hi-tech, di fatto, trasforma il nostro stomaco in un hard disk esterno. O meglio interno. A riprova che i progressi della tecnologia ci rendono sempre più ibridi. Modificano i confini del corpo, rimettono in questione il rapporto tra natura e cultura. Con la somatizzazione progressiva del digitale che fa tutt’uno con la materia vivente. Così la connessione permanente diventa tessuto connettivo, trasformando ciascuno di noi nel dispositivo di se stesso. E poiché il chip prende il posto di funzioni mentali come il ricordo, la memoria remota si trasforma in intermittenza del cuore. È la ricerca del tempo perduto 2.0. Ma più che a Proust fa pensare a Mary Poppins.