Guido Quaranta, l’Espresso 10/1/2014, 10 gennaio 2014
CIRIACO L’ASSENTEISTA
La prima volta che Ciriaco De Mita, 85 anni, da Nusco (Avellino), eurodeputato dell’Udc, è entrato alla Camera risale alla seconda metà del secolo scorso: era il 1963, l’anno in cui il biglietto del tram costava 40 lire e i Beatles esordivano. Alla Camera l’onorevole ha soggiornato per 11 legislature. Poi, nel 2009, si è trasferito all’assemblea di Strasburgo. E qui, ufficialmente, figura tuttora. De Mita ha, dunque, festeggiato in questi giorni i suoi primi 50 anni da parlamentare: raro e fulgido esempio di attaccamento alle istituzioni (Giovanni Giolitti, che non gli è stato secondo, restò parlamentare molto meno, solo 33 anni). Non c’è dubbio che, ai suoi tempi, De Mita sia stato qualcuno: più volte ministro, presidente del Consiglio e, inoltre, segretario della Dc. C’era, dunque, da immaginare che, finito il suo tempo, si sarebbe ritirato, onusto di onori, nella sua Irpinia a godersi la pensione, come s’addice a un ottantenne. Invece, quando ne ha compiuti 81, ha preferito rimanere ancora nel Palazzo scegliendo quello europeo, senza rendersi conto che, a una certa età, arrivano gli acciacchi e non si ha più una gran voglia di volare ogni settimana a Strasburgo per frequentare le sedute della sua assemblea: così è stato. Conseguenza? Ora figura nella lista, poco edificante, degli europarlamentari italiani più assenteisti: una figuraccia.