Dagospia 9/1/2014, 9 gennaio 2014
Adesso è più chiaro il motivo per cui, nell’annunciare di avere ceduto un pacchetto di crediti in sofferenza del valore nominale di quasi 1 miliardo di euro al fondo Cerberus, Unicredit abbia preferito tacere il prezzo della transazione
Adesso è più chiaro il motivo per cui, nell’annunciare di avere ceduto un pacchetto di crediti in sofferenza del valore nominale di quasi 1 miliardo di euro al fondo Cerberus, Unicredit abbia preferito tacere il prezzo della transazione. ghizzonighizzoni Va ricordato che il 24 dicembre scorso, la vigilia di Natale, l’istituto guidato dall’amministratore delegato Federcio Ghizzoni ha fatto sapere in un comunicato di avere concluso un accordo con il fondo Cerberus european investments per la cessione "pro soluto" (ossia chi cede il prestito non è poi tenuto a rispondere dell’eventuale inesigibilità) di un portafoglio di crediti non garantiti e in sofferenza derivanti da contratti di credito al consumo e prestiti personali. I prestiti erano già stati svalutati nel bilancio della banca a circa 80 milioni. Unicredit, tuttavia, taceva il prezzo della cessione del pacchetto. E adesso sembra di capire le ragioni del silenzio. Secondo quanto Dagospia ha potuto ricostruire in ambienti finanziari, innanzi tutto perché il prezzo, pari a 40 milioni di euro, è decisamente basso (ma la cosa accade spesso quando si tratta di cedere prestiti in sofferenze, anche perché le chance che i soldi tornino indietro sono davvero minime: 5-10%). Cerberus_Capital_ManagementCerberus_Capital_Management Ma soprattutto perché pare che la stessa banca guidata da Ghizzoni abbia finanziato Cerberus per comprare il pacchetto di sofferenze. Se così fosse, sintetizzando, si potrebbe affermare che Unicredit avrebbe ceduto al fondo un pacchetto di sofferenze del valore di 1 miliardo, ma che ormai a bilancio valevano appena una ottantina di milioni, per soli 40 milioni, anticipati per di più dalla stessa banca. A questo punto, sarebbe interessante conoscere le condizioni del prestito accordato a Cerberus, per comprendere se sono in linea con quelle dei finanziamenti concessi alle imprese. Ah, saperlo...