Dagospia, 9 gennaio 2014
Il "Lei non sa chi sono io" non muore mai, neanche nei tempi del letta-renzismo fatto di "diamoci del tu" e messaggini su Twitter
Il "Lei non sa chi sono io" non muore mai, neanche nei tempi del letta-renzismo fatto di "diamoci del tu" e messaggini su Twitter. Nei corridoi di Palazzo Chigi raccontano di una epica sfuriata di Daniele Franco, Ragioniere Generale dello Stato, proprio nelle stanze del Governo. Fabrizio Pagani, consigliori economico di Enrico Letta, avrebbe fatto convocare Franco da una segretaria, infrangendo l’etichetta istituzionale, che avrebbe imposto una telefonata se non da Letta, almeno da Saccomanni. Franco, ex direttore centrale della Banca d’Italia, è stato nominato al vertice della Ragioneria lo scorso maggio, sostituendo Mario Canzio in quell’operazione benedetta dal duo Napolitano-Draghi anche nota come "trasformiamo il ministero dell’economia in una succursale di Via Nazionale". fabrizio paganifabrizio pagani Il Ragioniere era così fuori di sé che è dovuto intervenire il viceministro Catricalà, uno che a Palazzo Chigi è di casa, a sedare la situazione. Sempre secondo gli spifferi di Palazzo Chigi, il quarantenne Pagani si sarebbe un po’ inebriato del suo ruolo, che è quello di gestire le questioni economiche mentre il premier è occupato a tenere in piedi il suo governino. Nel caos che regna tra Letta e Saccomanni, anche tra chi è meno esposto (come Franco e Pagani) cominciano ad affiorare le tensioni...