Paolo Russo, La Stampa 9/1/2014, 9 gennaio 2014
SEI LEGGI IN UN ANNO LO SCHIZOFRENICO BALLETTO DELLE IMPOSTE SUL MATTONE
Il ballo del mattone, assicurano da Palazzo Chigi, finisce qui, con la possibilità concessa ai comuni (grazie all’ennesimo emendamento) di aumentare complessivamente le aliquote Tasi fino a un massimo dello 0,8 per mille per irrobustire le detrazioni a favore delle famiglie più disagiate. Così, per le sesta volta in un anno, le tasse sulla casa cambiamo volto per legge, la tredicesima da quando nel ’93 iniziò l’era dell’Ici. Prima che impazzasse lo scioglilingua di Tares, Trasi, Tari, Tasi e Iuc, col breve intermezzo della Tuc, annunciata e subito abortita.
Una girandola di sigle che ha portato a una tassazione meno progressiva del passato ma, soprattutto, più esosa. Si, perché se la vecchia Ici, comprensiva dell’Irpef sul possesso degli immobili, costava al popolo dei proprietari 16 miliardi e mezzo di euro, la nuova Iuc, sommata all’Imu sulle seconde case, di miliardi ne costerà ben 27. Quasi 10 in più spillati ai contribuenti in un decennio di giravolte sulla tassazione del mattone. Che poi a dirla tutta di miliardi ne costa più di 52 se si sommano anche imposte di registro, cedolare secca e il resto dell’armamentario fiscale che fa delle case degli italiani tra le più tartassate d’Europa.
1993-2011: l’era dell’Ici
Correva l’anno 1992 quando il Governo Ciampi introduce a partire dall’anno successivo l’Ici. Che si paga anche sulle prime case ma molto meno di ora. Questo fino al fatidico 2008. Quello dei cartelli elettorali con il viso sorridente di Silvio Berlusconi che prometteva “meno tasse per tutti”. Elezioni vinte e promessa mantenuta: via l’Imu sulle prime case. Anche se la stangata arriva sulle seconde che vedono impennarsi le aliquote.
2011-2013: gli anni dell’Imu
Il fisco di manica larga è sempre più incompatibile con l’andamento dei nostri conti pubblici e si torna a parlare di tassazione sulla prima casa. A marzo del 2011 il governo vara il decreto sul federalismo fiscale e l’Ici cede il passo all’Imu, anche se le abitazioni principali degli italiani restano off limits per il fisco. Ma lo spread impazza e la Bce scrive la famosa letterina al governo italiano, quella dove si propone di licenziare i dipendenti pubblici e di tassare nuovamente le prime case. Berlusconi travolto dalla crisi non farà in tempo a dire ne’ si e ne’ no perché in autunno si dimette, lasciando a Mario Monti l’ingrato compito di introdurre dal 2012 l’Imu anche sulle prime case. L’aliquota è fissata al 4 per mille ma si applica su una rendita catastale rivalutata dell’85% contro il più 5 della vecchia Ici. Una stangata stemperata dalle detrazioni che di fatto esentano famiglie numerose e chi vive in case con rendita catastale modesta.
Fine 2013: la confusione
Il balletto delle tasse sulla casa va di pari passo con le fibrillazioni politiche. Le elezioni non le vince nessuno e allora nasce il governo delle larghe intese, che per andare avanti media, rinvia. E così è sul mattone. A maggio un decreto sospende il pagamento della prima rata Imu, che ad agosto un altro decreto cancella del tutto, coprendo il mancato gettito con l’aumento dell’Iva, che fa infuriare soprattutto chi una casa non ce l’ha. A dicembre le larghe intese si sono già ristrette ma il duo Letta-Alfano mantiene la promessa e con l’ennesimo decreto cancella anche il saldo Imu sulle prime case. Anzi no, perché il 40% degli aumenti decisi dai comuni devono accollarseli i proprietari.
Ma l’Imu rimane nel vocabolario fiscale dei soli proprietari di seconde case. Per gli altri nel 2014 arriva la Iuc, composta sempre da una componente Tasi sui servizi (che pagano tra il 10 e il 30% anche gli inquilini) e una sui rifiuti (Tari). L’aumento delle aliquote per irrobustire le detrazioni è notizia di ieri. Ma per arrivarci ci sono voluti sei interventi legislativi in un anno, passando per Trasi, Trise e intermezzo Tuc. Una girandola di cifre per tornare al punto di partenza. Perché tra addizionali comunali e maggior peso della Tari pagheremo come prima. Se non di più.