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 2014  gennaio 10 Venerdì calendario

ASSENZA

«Siamo un cantiere aperto, alcuni giovani è meglio che vadano a giocare altrove. Sono sempre sotto giudizio, ma serve coerenza tra la rosa attuale e quello che si pretende. L’assenza di Moratti? Io lo sento ogni giorno, non è cambiato nulla» (Walter Mazzarri).

MOGLIE «Mia moglie è contenta se non ci sono. Se sto a casa vuol dire che sono senza lavoro. In pratica, divento un impiccio. Ma credo che dietro una famiglia forte ci sia sempre una donna di grandi valori. L’uomo può essere così così, la donna no. Ho la fortuna di averne sposato una che va avanti da sola» (Davide Ballardini, neo allenatore del Bologna).

PADRE «Il calcio unisce padre e figlio. Influenza i bambini nei comportamenti perché vivono il rapporto dei loro idoli con gli arbitri, col pubblico, con gli avversari, vivono le esultanze. Da padre è una rilevante responsabilità sociale» (Enrico Letta, milanista, tre figli, due juventini e uno milanista).

AMORE «Amo la bici con la stessa sincerità e la stessa passione con cui l’amavo da bambino. Così, quando torno dai miei genitori, a Messina, vado nello stesso bar, frequento gli stessi amici, cedo alla tentazione della stessa granita. Così, quando passo a Mastromarco, in Toscana, incontro gli amici di sempre, con lo stesso affetto e la stessa famigliarità. E così, quando salgo sulla bici, riprovo le stesse sensazioni e ritrovo le stesse emozioni di quando pedalavo con mio padre e i suoi amici» (Vincenzo Nibali).

SFORTUNA «Con le slot machine. Pochi cent. Ho sempre perso, meglio così. In Germania si dice: sfortunato al gioco, fortunato in amore» (le esperienze a Las Vegas di Sebastian Vettel).

FORTUNA «Ci vorrebbe un po’ di fortuna quella che mi è mancata negli ultimi anni. Anche a Bormio sono partito dal cancelletto con la febbre. Poi alla fine anche l’infortunio muscolare. Eppure era da luglio che non sentivo il mal di schiena e venivo da un ottimo allenamento estivo. La testa? Non so se il problema è lì» (Giuliano Razzoli).

AIUTI «Chi ha un figlio che corre, ha sempre la stessa preoccupazione. Quando vedi 25 motociclisti assatanati piombare in mucchio sulla prima curva, temi sempre possa succedere qualcosa. Per fortuna ho corso anch’io, e penso oggi per lui quello che pensavo allora per me: se deve capitare, capiterà agli altri. Non ha senso, lo so. Ma aiuta» (Graziano Rossi).