Giovanni Luca Montanino, Libero 7/1/2014, 7 gennaio 2014
GLI ASCOLTI TV CALCOLATI DAI TWEET: IL PROGETTO NIELSEN
Il sessantesimo, emblematico compleanno di mamma Rai ci ricorda che è opportuno riflettere su come è cambiata la fruizione della tv. Mentre all’inizio tutta la famiglia (vicini di casa compresi) si riuniva davanti all’apparecchio, condividendo la visione dei programmi, oggi ognuno può scegliere cosa guardare, anche dal proprio tablet o smartphone. Commentando e criticando in tempo reale i format e i personaggi sulle varie piattaforme social.
Ecco nascere, dunque, un sistema che misura il gradimento dei programmi attraverso i post pubblicati dai telespettatori su Twitter. A partire dal prossimo ottobre è previsto sia introdotto il rilevatore Nielsen, allo scopo di calcolare l’audience di un’emissione televisiva all’interno della piattaforma social. «L’intento è di avere una rilevazione dell’intero panorama tv italiano che passa dai tweet – ha spiegato Luca Bordin, general manager di Nielsen Italia –. Negli Stati Uniti oltre il 50% dei possessori di smartphone e tablet dichiara di usarli mentre è davanti al televisore. E si tratta di una tendenza che travalica i confini. Oltre oceano i tweet ad argomento televisivo sono cresciuti del 62% nell’ultimo anno e coinvolgono 32 milioni di persone. Certo, sono soprattutto i reality e gli eventi sportivi ad essere al centro dei messaggi».
Sempre negli USA il pubblico è rimasto nell’ultimo anno davanti alla tv quattro ore e trentanove minuti al giorno, mentre in Italia nel 2013 abbiamo trascorso quattro ore e otto minuti al giorno incollati alla televisione. La nostra attività “social”, inoltre, è particolarmente intensa: «Da noi più dell’80% di chi ha accesso a Internet utilizza le reti sociali», ha rilevato Bordin in base ai dati raccolti.
Il sistema Twitter Tv Ratings viene già utilizzato negli Stati Uniti, ma non ancora in Europa. La Nielsen gestisce una piattaforma che riceve da Twitter i Big Data relativi al traffico di tweet su un determinato programma tv e li elabora seguendo i suoi indicatori di audience. Non è un mistero infatti, che una delle fonti di guadagno di Twitter, è la vendita di informazioni ad aziende e personaggi della politica e dello show business, sui mega trend che si ricavano dalle conversazioni degli utenti. Chi commenta la partita della Champions League, le eliminazioni di X-Factor o del Grande Fratello aggiunge una fetta di ascolto ai dati che ci arrivano dal solito Auditel.