Ugo Bertone, Libero 7/1/2014, 7 gennaio 2014
IL FUTURO È ADESSO – [SCHERMI CURVI, STAMPANTI 3D, SENSORI DA INDOSSARE COSÌ I SOGNI DIGITALI CAMBIERANNO LA NOSTRA REALTÀ]
June, non è ancora in commercio. Ma tra pochi mesi sarà un gadget indispensabile per la tintarella responsabile. June, infatti, è un bracciale (prezzo 99 dollari) che, collegato allo smarphone, misura l’intensità dei raggi Uva.
«Con June al tuo polso - recita la nota del produttore, l’americana Netatmo - potrai misurare la tua esposizione al sole ricevendo le informazioni necessarie per evitare scottature o le rughe». Questo è molto altro da stamane è esposto a Las Vegas al Ces (Consumer Electronic Show), la fiera dell’elettronica che raduna nella capitale del Nevada oltre 3.500 espositori. Saranno esposte tee shirt con un chip incorporato che misura la pressione. O, non meno utile, un reggiseno che segnala all’interessata quando è stata superata la soglia delle calorie consigliate per mantenere la linea. Ma anche le cuffie che controllano se il guidatore è sveglio oppure a rischio di assopirsi. In tal caso scatta una salutare scossa, a mo’ di sveglia.
Messa così lo show che riunisce grandi e piccoli del mondo dell’elettronica sembra una fiera delle curiosità e delle stranezze invece di esser quel che è: il punto di riferimento mondiale di tendenze e realizzazione dell’industria elettronica di consumo, giunta peraltro all’ennesima rivoluzione. Alla vigilia della fiera, infatti, le analisi di mercato segnalano che l’elettronica di consumo tradizionale non gode di buona salute: nel 2014 il giro d’affari del settore non supererà o 1.055 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 1.068 dell’anno appena trascorso. Tramontano Pc e desktop, la tv continua a perder colpi nonostante Samsung si presenti a Las Vegas con uno spettacolare monitor 4 K , che promette di essere quattro volte più fedele dei prodotti in circolazione. Certo, quest’anno si venderanno più tablet (340 milioni di pezzi contro 242 ) ma meno cari: il mercato asiatico, ormai leader (un apparecchio su 3 al mondo è venduto in Cina) privilegerà i prodotti più economici anche se più semplici.
Anche per questo, sia i Big (Apple, Google, Samsung) che le start up puntano su nuovi settori.Due in particolare: l’Internet delle cose e la produzione 3 D. Ormai la produzione via stampanti è uscita dalla sfera artigianale. Il manufacturing Usa guarda con estrema attenzione a questo nuovo modo di produrre che può rivoluzionare la logistica, gli investimenti e la natura stessa dei processi produttivi. Molto più he un giocattolo visto che lunedì scorso la britannica Bae ha presentato il mondo il primo Tornado che monta nella fusoliera e nella carlinga parti metalliche “stampate”. A LasVegas si presentano migliaia di società (anche italiane) con applicazioni manifatturiere tanto rivoluzionarie quanto semplici nella gestione. La vera promozione, perciò, ci sarà domani sera quando a tenere il discorso d’onore alla cena del Ces, davanti a Serget Brin e Larry Page di Google ed agli altri grandi del sistema, sarà chiamato Bre Pettis, il fondatore di MakerBot acquistata nello scorso giugno da Stratasys, la società leader del 3 D.
Ancora più straordinaria promette di essere la rivoluzione di “Internet nelle cose”, ovvero il boom degli oggetti che consentono, tramite connessione alla Rete, di modificare, anzi di amplificare le possibilità dell’utente. Il 2014, dopo tante false partenze, dovrebbe essere l’anno della diffusione di massa dei Google Glass ma anche dell’iWatch di Apple o della replica, senz’altro competitiva, di Samsung che pare in testa sul fronte dei monitor.
Ma, a giudicare dall’offerta in arrivo a Las Vegas, la sensazione è che altri saranno i campi di battaglia destinati a rivoluzionare le nostre abitudini. «Ormai - ha detto John Curran di Accenture comunications - la tecnologia permette di produrre, a prezzi accessibili, prodotti affidabili con grosse ricadute commerciali». A far la parte del leone «potrebbero essere i dispositivi da indossare con i vestiti o con braccialetti da legare al polso. Gli utilizzi? La salute, innanzitutto. Ormai ci sono sensori miniaturizzati con una lunga durata e in grado di fornire dati precisi. E di presentarsi in una forma estetica gradevole, capaci di far moda ». Un mercato, secondo Accenture, che quest’anno salirà da 1,2 a 3 miliardi di dollari ma che nel 2018 salirà a quota 8 miliardi. Senza dimenticare altri utilizzi più arditi. Srm, ad esempio, già da tempo ha perfezionato un sistema di monitoraggio a distanza che consente, con una sola operativa, di seguire molti pazienti a domicilio. Ma, spiegano gli esperti del gruppo italo-francese, ci sono ancora problemi morali e di privacy più complessi di quelli tecnologici.
Ultima riflessione. Non è per caso che la fiera di Las Vegas chiuda i battenti il giorno 10, il tempo necessario perché parte dei protagonisti possa trasferirsi a Detroit per il salone dell’auto. A Las Vegas, infatti, sfileranno tutti i Big, alla ricerca del partner giusto: Google presenta l’alleanza con Audi, Mercedes replica con Apple. In gioco c’è il mercato delle consolles (130 miliardi). Ford, per chiudere, è ancora più ambiziosa: Las Vegas (non a Detroit) presenta un’auto con un pannello solare sul tetto in grado di assorbire tanta energia quanto quattro batterie elettriche. Così si potrà fare il pieno prendendo la tintarella. Con prudenza, grazie a June.