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 2014  gennaio 07 Martedì calendario

POPSTAR, CAMPIONI, FIRST LADY “LA NOSTRA VITA DA BISESSUALI FELICI”


«Certo che continuano a piacermi le ragazze». Queste sette paroline, buttate lì come se dicesse «Per me niente senape, grazie», sono le più sviscerate del video su YouTube in cui Tom Daley, il diciannovenne campione di tuffi inglese, bronzo alle ultime Olimpiadi, ha annunciato di avere una relazione con un uomo. Subito dopo ha aggiunto: «Ma in questo momento esco con un ragazzo e sono felicissimo». I militanti per i diritti gay sono esplosi di gioia alla prospettiva di un atleta famoso che faceva outing, ma il loro entusiasmo è prematuro. Con buona pace dell’hashtag #TomGayley che ha subito dilagato su Twitter, Daley non ha mai usato la parola «gay» nel video, senza contare quella frase sul fatto che continuano a piacergli le ragazze. Molti commentatori hanno accolto favorevolmente questa ambiguità, altri hanno storto il naso.
Le rivelazioni di Daley hanno riacceso un dibattito infuocato all’interno della comunità Lgbt, imperniato sulla terza lettera della sigla. La bisessualità è un orientamento che chi non la pratica di solito ritiene che non esista. Gli stereotipi abbondano: i bisessuali sono persone promiscue, che mentono agli altri o a se stesse. Sono gay che ancora non ammettono di esserlo o «lesbiche fino alla laurea», che sfogano i loro ardori giovanili fino a quando non trovano un marito.
«Sono le classiche reazioni di quelli che non credono che la bisessualità esista davvero, che ritengono sia una fase transitoria o un modo per non uscire del tutto allo scoperto», dice Lisa Diamond, studiosa di orientamenti sessuali all’Università dello Utah. Studi basati sulla popolazione, dice la Diamond, indicano che la bisessualità in realtà è più diffusa dell’attrazione esclusiva per persone dello stesso sesso, e che la libido femminile è particolarmente aperta in tal senso. Il che spiega forse perché la bisessualità femminile sia più presente nella cultura popolare, dalla Katy Perry di I Kissed a Girl a film come I ragazzi stanno bene. In un recente articolo sul New York Times in cui ha rivelato di avere una relazione con un’altra donna, l’attrice Maria Bello ha scritto: «Ho sempre sentito che i miei legami sentimentali sono qualcosa di fluido e in evoluzione ». Prima di sposare Bill de Blasio, il nuovo sindaco democratico di New York, Chirlane Mc-Cray si considerava una lesbica.
La bisessualità maschile, invece, suscita più irritazione e gran parte dello scetticismo viene dai gay stessi. Dopo l’annuncio di Daley, Ann Friedman sulla rivista New York Magazine ha previsto che con l’evoluzione dei costumi la bisessualità maschile acquisirà maggiore visibilità. «Le tradizionali definizioni di mascolinità subiranno un serio scossone». Andrew Sullivan, guru degli omosessuali conservatori, ha prontamente replicato sul suo blog dicendo: «Il mio sospetto è che gli uomini che trascendono le categorie sessuali tradizionali saranno sempre meno, perché la sessualità maschile è molto più semplice e binaria di quella femminile ».
Anche le lesbiche non sono immuni a questa diffidenza. Quando Chirlane McCray sposò de Blasio, alcune delle sue «amiche lesbiche separatiste» rifiutarono di accettare la sua nuova vita. Atteggiamenti del genere indispettiscono i fautori della bisessualità, che vedono questa ostilità all’interno degli ambienti omosessuali come una dimostrazione di «bifobia». Dan Savage, editorialista specializzato in sessualità, si è sentito rivolgere spesso questa accusa, tanto da sentirsi in dovere di chiarire il suo pensiero. «Riconoscere che le persone si identificano per breve tempo come bisessuali prima di dichiarare apertamente la propria omosessualità non può essere definito un atteggiamento bifobico», ha detto citando il caso della popstar inglese Mika, gay che all’inizio diceva di essere bisessuale.
Resta il fatto che sono pochissimi i personaggi famosi a dichiararsi bisessuali. Alan Cumming, che è sposato con l’illustratore Gran Shaffer, ha detto recentemente alla rivista Instinct: «Io continuo a definirmi bisessuale anche se ho scelto di stare con Grant». Cynthia Nixon, che ha sposato una donna dopo aver avuto dei figli con un uomo, nel 2012 ha dichiarato al Daily Beast: «Non uso la parola bisessuale perché i bisessuali non piacciono a nessuno». Ellyn Ruthstrom, presidentessa del Bisexual Resource Center di Boston, ha detto: «Molti sentono che definirsi bisessuali crea problemi. Ed è difficile nella nostra comunità, perché vogliamo avere esempi positivi di persone bisessuali».
Non sarà la nuova First lady della Grande Mela a dare alla Ruthstrom quello che cerca. Quando in un’intervista le hanno chiesto se si definisse bisessuale, Chirlane McCray ha replicato: «Perché la gente ha tutto questo bisogno di appiccicare etichette quando si parla di sesso?».
(©The New York Times La Repubblica Traduzione Fabio Galimberti)