7 gennaio 2014
Giuseppina Baiano, 80 anni. Di Salzano (Venezia), vedova da vent’anni, viveva in una villetta di campagna piuttosto isolata con la figlia Cristiana Corbetto, 52 anni, in cura da tempo per problemi mentali, a detta dei vicini dedita esclusivamente ai suoi gatti «per i quali aveva una cura maniacale», solita scappare di casa con un coltello in mano e solita uscire in giardino, anche d’inverno, tutta nuda
Giuseppina Baiano, 80 anni. Di Salzano (Venezia), vedova da vent’anni, viveva in una villetta di campagna piuttosto isolata con la figlia Cristiana Corbetto, 52 anni, in cura da tempo per problemi mentali, a detta dei vicini dedita esclusivamente ai suoi gatti «per i quali aveva una cura maniacale», solita scappare di casa con un coltello in mano e solita uscire in giardino, anche d’inverno, tutta nuda. Le due litigavano di continuo e chi abitava lì intorno, per non sentire le loro grida, era costretto a chiudere le finestre. Venerdì 3 gennaio, al culmine dell’ennesima discussione in camera da letto, la Corbetto andò a prendere un coltellaccio da cucina e infilò la lama sei volte nella gola della madre. Quindi lavò il coltello ma non gli schizzi di sangue su pareti e pavimento, ficcò il cadavere in un sacco della spazzatura, e lo coprì con una trapunta. Il giorno dopo un amico di famiglia, non riuscendo a contattare le due donne, chiamò i carabinieri. Quelli entrarono in casa, la Corbetto gli disse «mamma se n’è andata con un infermiere» e quando i miliari trovarono la salma lei, tra tante frasi sconnesse, spiegò: «Non la sopportavo più». Venerdì 3 gennaio in una villetta in via della Frusta a Salzano (Venezia).