Luca De Carolis, Il Fatto Quotidiano 5/1/2014, 5 gennaio 2014
EUROPA E USA, DOVE IL PROGRESSO C’È
Dalla Francia dei Pacs alla Spagna dove i matrimoni gay sono legali da otto anni. È l’Europa dei diritti, quelli che in Italia sono ancora un miraggio. Lontanissimo, anche guardando le norme “conquistate” negli Stati Uniti.
FRANCIA
È il paese dei Pacs, patti civili di solidarietà, istituiti con una legge del 1999. Il patto è un contratto che regola la convivenza tra due persone, anche dello stesso sesso. Prevede molte tutele: dai giorni di congedo dal lavoro in caso di malattia o morte del convivente, alla pensione di reversibilità e al diritto di lasciare eredità al partner. I conviventi devono impegnarsi a una vita in comune e garantirsi reciproco aiuto materiale. Il patto non dà diritto all’adozione, possibile invece per i single. La legge francese regola anche la convivenza, ma con diritti molto più limitati rispetto ai Pacs. Nell’aprile scorso, l’Assemblea nazionale ha dato il via libera ai matrimoni gay, tra le proteste di associazioni cattoliche ed estrema destra. Alcuni sindaci hanno fatto ricorso alla Consulta, che l’ha respinto: nessun primo cittadino può rifiutarsi di celebrare matrimoni omosessuali. Divorzio : se la separazione è consensuale, per ottenerlo bastano dai 3 ai 9 mesi. Immigrazione: il sistema francese prevede due tipi principali di permesso di soggiorno. Il primo, temporaneo, dura un anno; il secondo, decennale e rinnovabile, può essere richiesto da chi abbia la residenza da almeno 5 anni e abbia sottoscritto il contratto di accoglienza e integrazione, che prevede corsi di lingua e di formazione civica. Chi chiede il ricongiungimento familiare deve avere risorse pari almeno al salario minimo garantito e deve dimostrare il legame di parentela con il test sul dna.
GERMANIA
In Germania le unioni civili sono previste solo per persone dello stesso sesso, tramite la “convivenza registrata”, istituita nel 2001. Prevede grande parte dei diritti previsti dal matrimonio, tra cui la possibilità di scegliere lo stesso cognome del coniuge, il diritto alla pensione di reversibilità e alla successione ereditaria, il permesso di immigrazione per il partner straniero. Non è concessa l’adozione congiunta, ma si possono adottare i figli del convivente. Dopo un anno di separazione, scatta automaticamente il divorzio. In luglio la Germania ha semplificato le norme per l’immigrazione di lavoratori qualificati, di cui ha gran bisogno, velocizzando le procedure per i visti. Ma non si è mai dotata di un meccanismo per regolarizzare la posizione di gran parte degli immigrati. Ottenere la cittadinanza rimane difficile.
SPAGNA
È uno dei paesi più cattolici del mondo, eppure nel 2005 ha legalizzato i matrimoni gay, con una modifica al codice civile. In Spagna si possono celebrare anche matrimoni omosessuali tra stranieri, a patto che almeno uno dei due futuri coniugi abbia ottenuto la residenza nel paese. Undici regioni su 17 riconoscono le coppie di fatto. La prima è stata la Catalogna, nel 1998, con una legge che prevede la responsabilità solidale per le spese domestiche e per alcuni debiti. Per il divorzio consensuale bastano dai 2 ai 4 mesi. È allo studio una legge per consentire di sbrigare tutto davanti a un notaio. Immigrazione: sono previsti permessi di permanenza temporanea fino a 90 giorni. Può richiedere di rimanere a tempo indeterminato chi soggiorni nel paese da almeno 5 anni. Non è indispensabile ottenere il permesso di soggiorno prima di cominciare a svolgere un’attività lavorativa.
STATI UNITI
L’istituto del matrimonio è regolato in via autonoma da ciascuno Stato. Nel complesso, sono 18 gli stati americani che consentono i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Il primo, nel 2004, è stato il Massachusetts. In molti altri stati i matrimoni omosessuali sono espressamente vietati. Alcuni di questi prevedono le unioni civili. Le adozioni da parte di coppie omosessuali sono consentite in dieci Stati. Nello scorso giugno, la Corte Suprema ha stabilito che i matrimoni omosessuali (contratti dove sono permessi) hanno valore legale in tutti gli Usa. Nel paese con il più alto tasso di divorzi del mondo, ci si può separare in tempi brevi. Ma anche in questo caso le norme variano da Stato a Stato. Immigrazione: negli Stati Uniti vige il principio dello ius soli. Chiunque nasca sul suolo americano acquisisce la cittadinanza, automatica anche per chi è nato all’estero ma da almeno un genitore cittadino statunitense. Il miraggio di molti stranieri è la green card, permesso di lavoro che di fatto dà anche la residenza.