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 2014  gennaio 05 Domenica calendario

IL CIRCOLO DI KREISAU UN CRISTIANO CONTRO HITLER


Ho sentito parlare con toni diversi del circolo Kreisau, che era stato fondato a Berlino dal conte Helmuth James Graf von Moltke, lontano nipote del celebre generale prussiano Helmuth Von Moltke. Gli estimatori esaltano i membri che ne facevano parte, tra cui i più noti furono Claus von Stauffenberg, che il 20 giugno 1944 piazzò una bomba al Quartier generale di Rastenburg volendo attentare alla vita di Hitler, Carl Gördeler e il Generale Beck, perché volevano rovesciare il regime nazista e si impegnarono fino in fondo sfidando la morte. Da sinistra invece la loro azione viene ridimensionata in quanto non avevano un programma sociale e non intendevano rinunciare se non in minima parte ai territori conquistati dalla Germania. Che può dire del circolo Kreisau?
Alberto Cotechini
albertocotechini@tiscali.it

Caro Cotechini,
Non tutte le persone menzionate nella sua lettera appartennero al circolo di Kreisau. Karl Gördeler era un vecchio monarchico, sindaco di Lipsia prima dell’avvento di Hitler al potere, e sarebbe divenuto cancelliere, probabilmente, se i congiurati fossero riusciti a uccidere Hitler. Ludwig Beck era stato capo di Stato maggiore dell’esercito e rappresentava il crescente malumore della Wehrmacht, soprattutto dopo gli insuccessi della campagna di Russia. Claus von Stauffenberg, autore dell’attentato del luglio 1944, fu per qualche tempo il catalizzatore di gruppi diversi, ma aveva simpatie socialdemocratiche e avrebbe preso in considerazione persino la possibilità di una intesa con l’Unione Sovietica. Tutti, comunque, avevano un programma molto concreto: uccidere Hitler e prendere contatto con gli Alleati per convincerli a trattare la Germania, dopo la morte del tiranno, come uno Stato a cui non potevano essere imputati gli orrori del regime nazista.
Il Circolo di Kreisau (dal nome del borgo, nella Slesia, in cui i Moltke avevano la loro storica residenza) si proponeva altri scopi: definire il sistema politico e sociale della Germania post-nazista, riflettere sul futuro dell’Europa. Per molti aspetti, in un contesto alquanto diverso, i suoi membri volevano fare per la Germania un esercizio di analisi e riflessione non diverso da quello che un gruppo di intellettuali cattolici fece per l’Italia, nel convento di Camaldoli, durante l’estate del 1943. Von Moltke era avvocato, aveva rifiutato di iscriversi al partito nazista, apparteneva alla setta protestante dei cristiani scientisti e aveva fatto a Oxford una parte dei suoi studi universitari. Il nome gli garantì per qualche tempo una certa immunità e von Moltke se ne valse per aiutare alcuni dissidenti a lasciare il Paese. Per le sue riflessioni sul futuro politico e sociale della Germania raccolse intorno a sé persone di estrazione diversa: due padri gesuiti, due ministri protestanti, proprietari terrieri, vecchi sindacalisti, liberali, conservatori, esponenti della sinistra democratica. Fu arrestato nel 1944, quando Hitler decise di regolare i conti con tutti i suoi critici e oppositori, ma l’eliminazione fisica del Führer fu sempre estranea alle finalità del gruppo di Kreisau e alla cultura cristiana del suo fondatore. Nell’ultima lettera alla moglie, prima dell’esecuzione della condanna a morte, von Moltke ringraziò la Divina Provvidenza per avergli consentito di essere stato estraneo al complotto di von Stauffenberg. «Ci hanno condannati, disse, perché abbiamo pensato insieme».